Area cimiteriale di Columbaris
L’area di Columbaris è stata utilizzata dalla prima metà del IV secolo come zona cimiteriale: le sepolture scavate nel banco di roccia madre erano del tipo a cappuccina o ad enchytrismos (fig. 1), alcune coperte da una massicciata, altre da tumuli intonacati, talvolta dipinte di colore rosso (fig. 2).
Successivamente venne impiantata una basilica cimiteriale che coprì, e talvolta tagliò, le tombe già collocate nella stessa area, mentre nella zona ad Est dell’edificio fu realizzato un terrazzamento che ospitò nuove sepolture, convenzionalmente definito IV,1 (figg. 3-4).
Dalla metà del IV secolo vennero utilizzati anche i sarcofagi in calcare che vennero utilizzate per secoli con lievi varianti formali e solo dal VI secolo si aggiunsero tombe terragne delimitate da pezzame in fonolite, spesso in prossimità delle strutture di contenimento dell'area cimiteriale. I defunti poggiavano su un cuscino funebre, ricavato sul fondo del sarcofago, oppure realizzato con materiale ceramico o litico e talvolta alcuni di essi venivano inseriti con orientamento diverso per la presenza di altri inumati all’interno della stessa deposizione. Alla fine del V secolo, l’assenza di nuovi spazi da destinare alle sepolture nel settore IV,1 determinò l’estensione dell’area funeraria nel settore meridionale - denominato IV,2 - a Est della basilica episcopale e di quella battesimale edificate almeno dal V secolo. Il banco di roccia venne livellato e vi trovarono collocazione sarcofagi in calcare marnoso, alcuni di notevoli dimensioni. La disposizione delle sepolture in tale settore si rileva per gruppi o in file, con la probabile volontà di differenziare alcuni nuclei familiari. Altre peculiarità si individuano sia nella presenza di ossari all’interno delle tombe, come nel caso del sarcofago 138, in cui le ossa erano raccolte ai piedi di un defunto, sia nella consistente presenza di materiale ceramico e vitreo rinvenuto in tutta l’area, soprattutto in relazione con i dispositivi per il refrigerium.
L’area cessò di essere utilizzata nella seconda metà del VII secolo, probabilmente a causa di un incendio di vaste proporzioni che interessò l’area delle basiliche comportando il crollo di queste strutture sulla necropoli (fig. 5).
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