Reperti

Iscrizione di Istefanus archipresbiter

La struttura ecclesiastica sarda assume una definizione abbastanza chiara solo a partire dal V secolo d.C. I ritrovamenti di epigrafi aiutano a delineare una gerarchia ecclesiastica che abbraccia, partendo dai gradi minori, tutti i ruoli. Vengono, così, citati monache, abbadesse, clerici, lectores, diaconi, presbiteri, arcipresbiteri e vescovi. Un’iscrizione proveniente da San Saturnino, costituita da una lastra marmorea ricomposta unendo due frammenti, cita un archipresbiter (figg. 1-3).

Si tratta del titulus funerario (cioè un’iscrizione in ricordo di un defunto), in lingua latina, dell’archipresbiter Istefanus, alta carica della sancta ecclesia Kalaritana, deposto come anche l’episcopo Bonifacio (cfr. scheda reperto n. 1), nel cimitero attiguo al principale santuario della città, eletto a cimitero ufficiale della Chiesa cagliaritana. L’epigrafe, per molto tempo collocata a sinistra della porta d’ingresso della chiesa di San Saturnino (fig. 4), si trova attualmente al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

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Fig. 1 - Iscrizione di Istefanus (Foto archivio G. SOTGIU, tav. XIII).
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Fig. 2 - La trascrizione dell’epigrafe.
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Fig. 3 - Particolare dell’epigrafe.
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Fig. 4 - La basilica di San Saturnino (foto di Unicity S.p.A.).

Bibliografia

  • A.M. CORDA, Breve introduzione allo studio delle antichità cristiane della Sardegna, Ortacesus 2007.
  • A.M. CORDA, Le iscrizioni cristiane della Sardegna anteriori al VII secolo (Studi di antichità cristiana 55), Città del Vaticano 1999.
  • G. SOTGIU, Le iscrizioni latine della Sardegna (Supplementum al Corpus Inscriptionum Latinarum, X e all'Ephemeris Epigraphica VIII), I, Padova 1961.
  • G. SOTGIU, Nuove iscrizioni inedite sarde, in Annali delle facoltà di lettere, filosofia e magistero dell'università di Cagliari, 1969, vol. 32.
  • L. PANI ERMINI, Iscrizioni cristiane inedite di S. Saturno a Cagliari. Contributo allo studio del "'Defensor Ecclesiae" nell’antichità cristiana, in Rivista di Storia della Chiesa in Italia, XXIII, 1969, pp. 18 s. nr. 3. 

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