Reperti

Sarcofago del vescovo Bonifatius

Nella parte orientale di Cagliari sorge l'area archeologica di S. Saturnino, in una zona che nell'antichità risultava fuori dal perimetro urbano ed era inserita nella necropoli che si estendeva ad oriente della città, dall'odierno viale Regina Margherita fino al colle di Bonaria. In essa si trovano le testimonianze superstiti della necropoli e della basilica dedicata al martire Saturnino.

Attualmente sistemato nell'area antistante il corpo cupolato, corrispondente al braccio occidentale della chiesa, si trova un sarcofago in calcare (figg. 1-4), in parte consunto, che costituiva l'originaria sepoltura di un vescovo di nome Bonifatius, come recita l'iscrizione in lingua latina e caratteri capitali incisa su uno dei lati lunghi, datata al IV-V secolo: il vescovo Bonifacio, morto all'età di 60 anni, sedette sulla cattedra vescovile per sette anni e quattro mesi (fig. 5).

Dal racconto dello storico Serafino Esquirro sappiamo che questo sarcofago venne scoperto prima degli scavi iniziati nel 1614 nella basilica di S. Saturnino e che venne riutilizzato come altare nella cappella a sinistra dell’abside.

La necropoli connessa con la basilica fu scelta come luogo di sepoltura da diversi membri della gerarchia ecclesiastica nel corso del V-VI secolo, probabilmente perché desiderosi di essere seppelliti vicino al martire: le iscrizioni funerarie attestano un defensor (un avvocato che aiutava il vescovo nella gestione della diocesi), un archipresbiter, un notarius subregionarius et rector (depositario degli atti pubblici e stretto collaboratore del defensor), un clericus e forse un lector. Inoltre, altri ecclesiastici sono menzionati nelle trascrizioni seicentesche.

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Fig. 1 - Sarcofago di Bonifatius (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Sarcofago di Bonifatius (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 3 - Sarcofago di Bonifatius (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 4 - Sarcofago di Bonifatius (MUREDDU et alii 1988, p. 182, tav. 38).
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Fig. 5 - Trascrizione dell’iscrizione incisa sul sarcofago di Bonifatius (da Corda 1999).

Bibliografia

  • CA.M. CORDA, Le iscrizioni cristiane della Sardegna anteriori al VII secolo. Studi di antichità cristiana, LV. Città del Vaticano 1999.
  • R. CORONEO, Sarcofagi marmorei del 3.-4. secolo d'importazione ostiense in Sardegna, in R.M. Bonacasa, E. Vitale eds., La cristianizzazione in Italia fra tardoantico e altomedioevo”. Atti del IX Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana (Agrigento, 20-25 novembre 2004), Palermo 2007, pp. 1354-1368.
  • S. ESQUIRRO, Santuario de Caller, y verdadera istoria de la invencion de los cuerpos Santos hallados en la dicha Ciudad y su arzobispado, Caller, doct. Antonio Galçerin, por Juan Polla, 1624.
  • R. MARTORELLI, Le aree funerarie della Sardegna paleocristiana, in P.G. SPANU ed., Insulae Christi: il Cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica, Baleari. Mediterraneo tardoantico e medievale: scavi e ricerche, 16, Cagliari-Oristano 2002, pp. 315-340.
  • D. MUREDDU ET ALII, Sancti innumerabiles. Scavi nella Cagliari del Seicento: testimonianze e verifiche, Oristano 1988.
  • D. SALVI, Cagliari: San Saturnino, le fasi altomedievali, in P. CORRIAS, S. COSENTINO eds., Ai confini dell’Impero. Storia, arte e archeologia della Sardegna bizantina, Cagliari 2002, pp. 225-229.
  • D. SALVI, Cagliari: l’area cimiteriale di San Saturnino, in P.G. SPANU ed., Insulae Christi: il Cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica, Baleari. Mediterraneo tardoantico e medievale: scavi e ricerche, 16, Cagliari-Oristano 2002, pp. 215-223. 

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