Schede di dettaglio

Basilica cimiteriale

Nel settore nord-orientale dell’area di scavo di Columbaris (fig. 1) si trovano i resti della struttura denominata “chiesa cimiteriale”. All’indomani della Pace della Chiesa, l’edificio fu costruito su un’area già utilizzata a scopo funerario.

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Fig. 1 - Planimetria del complesso di Columbaris con indicazione delle fasi e dei settori: l’area in viola corrisponde alla basilica cimiteriale (rielaborazione grafica C. Cocco, F. Collu da Cornus I. 1, p. 200, tav. II).

Le tombe vennero coperte da un pavimento in battuto, talvolta tagliate e sopra di esse ne vennero collocate delle altre. La basilica cimiteriale è caratterizzata a Nord da due absidi l’una interna all’altra (fig. 2, B-C; figg. 3-4) ed una sola lunga navata suddivisa in cinque ambienti contigui (fig. 2, D-H). I vani potrebbero essere stati creati in successione poiché costituiti da tecniche murarie differenti, utilizzando materiali di strutture preesistenti e pezzame di fonolite. Si trovano due emicicli absidali poiché il secondo, ovvero il minore, venne costruito per sopperire ai problemi di statica riscontrati dal primo e maggiore. Fra i due erano collocati cinque sarcofagi.

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Fig. 2 - Planimetria della basilica cimiteriale (MASTINO 1984, p. 98, fig. 13).
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Fig. 3 - Assonometria della doppia abside (da FARRIS 1993, p. 65, Tav. 4).
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Fig. 4 - Basilica cimiteriale, zona absidale, veduta Nord-Est dell’area (foto di C. Cocco).


Il vano D (fig. 5) venne occupato da diciassette sarcofagi calcarei di forma rettangolare: oltre alla funzione funeraria, il vano era probabilmente destinato allo svolgimento della liturgia. Ciò è stato compreso dal rinvenimento di vari elementi quali: lastre di copertura delle tombe con incassi, per l’inserimento di offerte e due frammenti di tubi libatori, uno bronzeo e l’altro fittile, per versare i cibi liquidi all’interno delle deposizioni. L’ambiente F era occupato da fosse terragne e da sarcofagi incassati nel banco di roccia. Durante un momento di intensa attività edilizia, all’inizio del VI secolo, internamente allo stesso vano venne creato un andito, “E” (fig. 6), con la funzione di collegamento tra l’aula e il vano A.

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Fig. 5 - Vano D della basilica cimiteriale con i sarcofagi in situ, a destra l’abside. Veduta da Est (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 6 - Corridoio di raccordo tra la basilica funeraria e il sepolcro gentilizio, veduta da Est (foto di Unicity S.p.A.).


Nella stanza G sono stati rinvenuti dei sedili parzialmente conservati su tre lati; inoltre resti di pasto e numerosi frammenti di piatti, scodelle e bicchieri in ceramica e vetro si trovavano sparsi fra le deposizioni: ciò ha fatto identificare lo spazio come area di svolgimento delle agapi. Un ulteriore elemento d’interesse è la presenza di un seggio (figg. 7-8) sul lato meridionale della stessa sala ed accanto un dado di calcare. La cattedra venne creata dal rovesciamento di un sarcofago, poi adattato e sagomato; probabilmente aveva il significato simbolico della partecipazione del defunto al banchetto funerario svolto in suo onore. Sul dado di calcare si impostava un pilastro portante; questo elemento e il seggio non sono più visibili.

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Fig. 7 - Pagina autografa (da Relaz. Addis 1962, p. 19).
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Fig. 8 - Dettaglio dello schizzo autografo di O. Addis (da Relaz. Addis 1962, p. 19).



Dal quinto ambiente, denominato H, vennero riportate alla luce venti sepolture a fossa e tre sarcofagi. In un caso alla sepoltura era annessa una mensa per il rito del refrigerium.

Questa stanza doveva essere coperta da una volta a botte, crollata successivamente. A Sud-Est di H, si apriva una zona (M) identificata come grande cortile che metteva in relazione la basilica funeraria con il complesso vescovile; in questo spazio sono stati individuati un forno e un pozzo, per la cottura e la preparazione dei cibi e delle bevande. Inoltre, è stato ipotizzato un portico ancora più a Sud dell’aula. In un secondo momento, venne costruito un vano (L) che conteneva una vasca battesimale dotata di tre gradini su due lati. Sulla parete settentrionale di questo ambiente venne addossato un recinto (I), dentro il quale fu rinvenuto un sarcofago di dimensioni maggiori rispetto agli altri, coperto da una pietra tombale a cupa. I vari ambienti hanno restituito un gruppo di epigrafi sepolcrali di ambito cristiano relativo ad un arco cronologico compreso tra IV e V secolo. La vita della basilica cimiteriale si concluse con buona probabilità a causa di un incendio divampato tra la fine del VII e l’VIII secolo.

Bibliografia

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