Reperti

Bicchieri a calice

Numerosi frammenti di bicchieri a calice (figg. 1-3) sono stati rinvenuti negli strati di riempimento che, nel corso dei secoli, si sono depositati sull’area archeologica di Sant’Eulalia. I manufatti sono caratterizzati da un piede circolare con bordo più o meno rigonfio e sezione tubolare, stelo più o meno basso e sottile. Vennero talvolta utilizzati come vero e proprio vasellame da mensa, altre volte come lampade calate dal soffitto oppure come oggetti di corredo in contesti funerari. I colori predominanti del vetro vanno dal verde chiaro all’azzurro. Non sono stati rinvenuti esemplari integri.

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Fig. 1 - Piedino di bicchiere a calice (foto di AFS).
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Fig. 2 - Piede e fusto (foto di AFS).
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Fig. 3 - Piede, fusto e parte inferiore di calice (foto di AFS).

I calici-recipienti utilizzati come vasellame o come oggetti da mensa iniziano ad essere prodotti nel IV secolo, ma si trovano più spesso dal V, giungendo al periodo di maggior utilizzo tra il VI e l’VIII, mentre la produzione inizia a diminuire successivamente sino a cessare nel XIV secolo. Venivano eseguiti per soffiatura libera (fig. 4) e modellamento manuale (fig. 5).

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Fig. 4 - Lucerna a volute con decorazione sul disco rappresentante una fornace e un artigiano che soffia il vetro (da LAZAR 2005, figg. 2-3).
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Fig. 5 - Manifattura artigianale e fornace per la cottura del vetro (1850 ca.), (da http://it.wikipedia.org/wiki/Vetro#mediaviewer/File:Drawing2.gif).

La presenza di tali manufatti si attesta in svariate località sarde (fig. 6), siciliane (ad esempio da Pantelleria) e in innumerevoli centri peninsulari altomedievali.

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Fig. 6 - Quartucciu: esemplari integri dalla necropoli di Pill’e Matta (Rielaborazione da CATTE 2005, p. 170, T5/R3;p. 163, T19/R3).

Si ipotizza che siano produzioni locali, nonostante sia possibile documentare solamente la produzione avvenuta a Torcello, piccola isola della laguna veneta, fra il VII e l’VIII secolo.

 

Bibliografia

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