La stele centinata della tomba di Thomes
La sepoltura collettiva megalitica di S’Ena ’e Thomes (fig. 1), di tipo dolmenico, con pareti costituite da grandi lastre piantate a coltello e copertura con lastroni orizzontali affiancati, è un notevole esempio di architettura funeraria nuragica la cui costruzione risale all’Età del Bronzo Medio 1 (1600-1500 a.C. circa).
Al centro dello spazio semicircolare dell’esedra in cui si svolgevano i riti funebri, si trova, ancora in situ (fig. 2), l’elemento di maggiore interesse della sepoltura, la stele centinata, che simbolicamente rappresentava la porta del regno dei morti.
Nel 1967 Giovanni Lilliu, l’archeologo scopritore della reggia nuragica di Barumini, menziona e illustra la singolare e inedita stele centinata in granito di Thomes, di cui fornisce dettagli sulle sue consistenti dimensione (fig. 3).
Costituita da un unico blocco di forma sub-ovale, è alta 3,65 metri, larga 2,10, spessa 40 cm e pesa all'incirca 7 tonnellate; mostra l’estremità dal profilo arcuato, circoscritta da una cornice in rilievo e da un listello trasversale (fig. 4).
Nel lato inferiore si apre il portello quadrangolare, con spigoli arrotondati, connesso alla camera funeraria.
Il pilastro destro della stele è più corto dell’altro e si appoggia su un blocco lavorato, consolidato da uno spessore di piccole pietre. Si nota inoltre la presenza di un incavo laterale, funzionale per movimentare la stele; i lastroni piantati a coltello disposti ai lati della stele sono stati lavorati in modo da poter combaciare del tutto con essa.
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