Piede di vaso polipode (Thomes)
Tra il materiale fittile rinvenuto nello scavo della tomba dei giganti di Thomes esposto nel Museo Archeologico di Dorgali vi è un frammento di piede di vaso tripode, altrimenti detto polipode. Del vaso rimane solo un piede di forma cilindrica (dimensioni: alt. 10,3 cm; diam. mass. 3,7 cm), con estremità rettilinee, e una porzione di attacco su cui si impostava la vasca di forma non determinabile (figg. 1, 2).
Il vaso a cui appartiene è stato modellato a mano utilizzando un’argilla per nulla depurata, dall’impasto grossolano, che contiene molti inclusi; la superficie, è di colore bruno-rossiccio. Prima di essere sottoposta a cottura, per uniformare la superficie esterna del vaso, è stata effettuata la lisciatura.
I vasi tripodi corrispondono ad una forma ceramica di varie dimensioni che permette la cottura del cibo a diretto contatto con il fuoco.
Diffusi, in forme diverse, in quasi tutte le culture preistoriche sarde, dal Neolitico Medio fino all’Età del Bronzo Antico per poi scomparire nei periodi successivi (figg. 3, 4).
Questa forma vascolare scompare nei primi secoli del II millennio a.C., nel corso del Bronzo Medio. Nelle ceramiche dell’aspetto culturale degli inizi del Bronzo Medio della Sardegna denominato di Sa Turricula (1600-1500 a.C.), a cui si data il contesto archeologico restituito dalla tomba dei giganti di Thomes, sono attestati alcuni piedi di vaso tripode del tipo a larga fascia, dei quali è finora ignota la forma del contenitore. Questo particolare tipo di profilo di piede assomiglia a quello realizzato per i vasi tripodi in uso durante l’aspetto culturale dell’Età del Rame in Sardegna detto di Monte Claro (2400-2100 a.C.).
Nella civiltà nuragica, nella fase del Bronzo Finale (XII-IX sec. a.C.), sono attestati tripodi miniaturistici in bronzo offerti durante le cerimonie sacre (fig. 5).
Bibliografia
- MANUNZA M. R., La ceramica prenuragica e nuragica, in Ceramiche. Storia, linguaggio e prospettive in Sardegna, Nuoro 2007, pp. 13-47.
- MANUNZA M. R., Corredi funerari dell’Età del Bronzo Antico dal Sulcis e da altri contesti inediti della Sardegna meridionale, in Quaderni, Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano, 25, Cagliari 2014, pp. 57-65.
- PULACCHINI D., Il museo archeologico di Dorgali, Sardegna Archeologica. Guide e itinerari, 27, Sassari 1998, p. 17.