Schede di dettaglio

La farmacia del monastero

Sin dalla Preistoria l’uomo ha utilizzato le piante per medicare ferite e combattere le malattie. Questa capacità di riconoscere e impiegare le erbe officinali è proseguita attraverso i millenni, sino alla nascita della moderna scienza farmaceutica nel XVII secolo.
Durante il Medioevo i rimedi medicinali, fino all’introduzione della chimica, venivano tratti soprattutto dalle erbe coltivate negli “orti dei semplici” dei monasteri. Le piante, raccolte durante il “tempo balsamico”, venivano poste ad essiccare in modo da favorirne la conservazione, evitando i processi di fermentazione. Per ogni tipo di vegetale si selezionava la parte maggiormente ricca di principi attivi (radici, semi, foglie, corteccia, frutti) oppure la si conservava intera.
Dopo aver sminuzzato le erbe nei mortai era necessario estrarre i loro principi attivi, solitamente usando i metodi della macerazione, dell’infusione in alcool o acqua, della distillazione, in modo da renderli disponibili per l'assunzione mediante ingestione o applicazione.
Le preparazioni per uso interno erano infusi, decotti, tinture, sciroppi, mentre per l’uso esterno si utilizzavano olii essenziali, cataplasmi, lozioni, pomate e unguenti.
Tra le erbe medicinali coltivate e utilizzate durante il Medioevo ricordiamo la salvia, il rosmarino, l’anice verde, la cannella, i chiodi di garofano, la malva, la menta, il papavero, la ruta, il timo, l’ortica e tante altre ancora (figg. 1-5).

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Fig. 1 - Serpillo e Timo (da Lanzara 1978, p. 195).
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Fig. 2 - Melissa e Maggiorana (da Lanzara 1978, p. 188).
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Fig. 3 - Aquilegia e Piè di gallo (da Lanzara 1978, p. 90).
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Fig. 4 - Salvia officinalis (da Lanzara 1978, p. 194).
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Fig. 5 - Ortica (da Lanzara 1978, p. 70).



Bibliografia

  • U. BECCIANI, La spezieria nel Medioevo, Pistoia 2000.
  • M. BISANTI, Le erbe delle nonne. Segreti e Virtù delle piante, Trento 2008.
  • A. GAUDIANO, Storia della chimica e della farmacia in Italia dalle più lontane origini ai primi anni del Duemila, Roma 2008.
  • F. GHERLI, La regola sanitaria salernitana, Roma 1993.
  • P. LANZARA, Guida alle piante medicinali, Verona 1978.

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