Medioevo, secoli bui?
Il Medioevo comprende i secoli che vanno dalla caduta dell'Impero Romano d’Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell'America (1492).
Per convenzione viene suddiviso fra Alto Medioevo (dal 476 all’anno Mille) e Basso Medioevo (dall’anno Mille al 1492). Quando è stato coniato il termine “Medioevo” per indicare questi mille anni di storia, si è pensato di definirlo, appunto, Età Media, cioè collocata tra la Classicità e il Rinascimento, dandogli un significato puramente cronologico, mentre per l’età successiva (XVI secolo) si utilizza il termine “Rinascimento” per indicare la ripresa culturale, economica e scientifica della società.
E proprio nel periodo rinascimentale nasce lo stereotipo del Medioevo come "secoli bui", caratterizzati da guerre, epidemie, superstizioni e arretratezza culturale.
In realtà, dopo un periodo di destabilizzazione causato dalle cosiddette “invasioni barbariche”, i secoli medievali sono stati densi di progressi culturali e tecnici che hanno, successivamente, preparato l’affermazione del Rinascimento e la rivoluzione scientifica.
In quest’epoca nacquero le prime Università, si edificarono le cattedrali, gli amanuensi (fig. 1) custodirono e trascrissero i manoscritti dell'antichità classica, si diffusero le lingue volgari; grazie alle innovazioni tecniche si costruirono mulini ad acqua (fig. 2), mulini a vento, dighe; si inventarono l’aratro pesante (fig. 3), l’argano a leva, i ferri per i cavalli; si scoprirono la bussola e gli occhiali da vista (fig. 4).
Bibliografia
- C. FRUGONI, Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, Bari-Roma 2014.
- J. LE GOFF, Il Medioevo raccontato da Jacques Le Goff, Bari-Roma 2015.