Schede di dettaglio

Impianto di panificazione della Casa del lucernario di talco (forno-tabouna)

In una comunità umana la vita quotidiana delle persone e la sua alimentazione primaria sono molto legati al pane e alla sua produzione.

A Monte Sirai si è trovata la documentazione dei grandi forni di terracotta chiamati tannur, tabounas o tabunas (Il nome tabuna è anche riservato al tipo di pane prodotto in questi contenitori), in particolare nella ‘Casa del lucernario di talco’ (fig. 1-2), dove oggi è collocata una ricostruzione di tale forno (fig. 3). Contenitori simili, ma più alti, con imboccatura più piccola e pareti più spesse, sono impiegati per la produzione del ferro.

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Figg. 1-2 - Foto dall’alto e planimetria (foto Unicity S.p.A.; BARTOLONI 2004, fig. 21)
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Fig. 3 - Ricostruzione di tannur (foto Unicity S.p.A.)

Si tratta di una sorta di giara, tuttora in uso per cucinare il pane nel nord-Africa più tradizionale. Nel mondo fenicio e punico si presentano talora con ditate impresse all’esterno dell’orlo.
Dischi di farina impastata con acqua venivano introdotti dalla parte superiore, aperta, del forno, e attaccati nelle pareti. All’interno, pietre o anche una griglia venivano appoggiate sopra le braci, inserite e vivificate mediante insufflazione e ventilazione tramite un’apertura esterna alla base del forno. Il pane, cotto da una parte, cadeva sulla base interna e veniva quindi raccolto e girato per far aderire nuovamente sulla parete la parte non cotta, fino a ultimare tale preparazione.

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Figg. 4-6 - Preparazione del pane (CAMPANELLA 2008, p. 146; DI GENNARO, DEPALMAS 2011, fig. 2b; terracotta da tomba punica di Cartagine di donna e bambino attorno a un tannur: DEPALMAS 2011, fig. 3)


La presenza di macine in altri ambienti dell’insediamento di Monte Sirai e questi forni indicano la realizzazione di un ciclo completo di trasformazione dei cereali, sino a panificazione e consumo.

Bibliografia

  • P. BARTOLONI, Monte Sirai, Sassari.
  • L. CAMPANELLA, Il cibo nel mondo fenicio e punico d’Occidente. Una indagine sulle abitudini alimentari attraverso l’analisi di un deposito urbano di Sulky in Sardegna, Pisa-Roma.
  • L. CAMPANELLA, I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici, in J. Bonetto, G. Falezza, R. Ghiotto, Nora. Il Foro romano, Storia di un’area urbana dall’età fenicia alla tarda antichità, 1997-2006. Volume II.1 - I materiali preromani, Padova, pp. 469-567.
  • F. DI GENNARO, A. DEPALMAS, FORNI, Teglie e piastre fittili per la cottura: aspetti formali e funzionali in contesti archeologici ed etnografici, in BAR International series, 2235 (Atti del 4° Convegno nazionale di Etnoarcheologia, Roma, 17-19 maggio 2006), Oxford, pp. 56-61.
  • http://www.fastionline.org/record_view.php?fst_cd=AIAC_2740, s.v. ‘2011’

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