Schede di dettaglio

Concio con simbolo delle maestranze

La basilica di San Saturnino è uno dei più antichi edifici paleocristiani della Sardegna. Il suo aspetto attuale è il risultato di modifiche, ristrutturazioni e disfacimenti avvenuti nel corso dei secoli.

Alla base del muro nord del braccio occidentale (che oggi è utilizzato come ingresso al complesso) è inserito un concio quadrangolare in calcare, forse di reimpiego, nel quale sono incisi in rilievo una punta e uno scalpello piatto sormontati da una croce (figg. 1-3).

Il decoro è stato interpretato come il marchio di una maestranza qualificata di lapicidi (cioè gli scalpellini o tagliapietre) che lavorò al servizio dei monaci Vittorini nella ristrutturazione dell'XI secolo. L’uso di lasciare in un certo senso la firma dei lavori fatti, a garanzia della qualità, è attestato nel medioevo anche in Sardegna, dove sono state trovati i nomi dei magistri scritti sui conci di pietra inseriti nelle murature. L’attività dei lapicidi è ben documentata nel complesso stesso dai resti di numerosi manufatti in pietra conservati.

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Fig. 1 - Concio con gli strumenti del lapicida (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Manufatti in pietra lavorata (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 3 - Dettaglio degli strumenti (foto di Unicity S.p.A.).




Bibliografia

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