Frammenti di mosaici pavimentali
A Cagliari, intorno alle chiese di San Saturnino e San Lucifero è individuabile un ampio tratto della necropoli orientale della città antica, in uso dall'Età Romana sino all'altomedioevo, nella quale si ritiene sia stato seppellito il giovane Saturnino, martirizzato secondo la tradizione all'inizio del IV secolo d.C. La sua presunta tomba divenne oggetto di venerazione e fu monumentalizzata con la costruzione di un edificio di culto che, con varie vicissitudini, si è mantenuto fino ai nostri giorni.
Esternamente al fianco meridionale del braccio orientale della basilica sono ancora visibili alcuni frammenti di pavimentazione musiva, con tre decorazioni policrome (cioè di vari colori) differenti: un disegno a squame embricate incorniciato con un motivo ad onda (figg. 1-2), un piccolo motivo geometrico e, a un livello leggermente superiore ai precedenti, una cornice a treccia con un frammento di iscrizione (fig. 3). Grazie ai confronti effettuati con mosaici simili si possono datare al V-VI secolo. È possibile che il frammento musivo non fosse il pannello di un mosaico funerario isolato, ma piuttosto la pavimentazione di un edificio, nella quale erano inseriti ulteriori riquadri, probabili coperture di sepolture. La loro presenza conferma le notizie delle cronache seicentesche che descrivono numerosi mosaici funerari ormai perduti.
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