Schede di dettaglio

Tombe a cupa

Nella porzione orientale di Cagliari sorge l'area archeologica di S. Saturnino, in una zona che nell'antichità risultava fuori dal perimetro urbano ed era inserita nella necropoli che si estendeva ad est della città, dall'odierno viale Regina Margherita fino al colle di Bonaria. In essa si ritrovano le testimonianze superstiti della necropoli e della basilica dedicata al martire Saturnino.

Nell'area funeraria accanto alla chiesa sono presenti varie tipologie sepolcrali. Tra queste, le tombe a “cupa” (dal latino cupa, cupae = botte) hanno una copertura caratterizzata da un basamento parallelepipedo sormontato da una struttura a forma di calotta semicilindrica, realizzata in laterizi o lavorata in un blocco monolitico di pietra e successivamente intonacata (figg. 1-3). Talvolta riproducono con abbondanza di particolari l’aspetto di una vera e propria botte. Tale tipo di sepoltura deriva da modelli molto diffusi nei paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo, in particolare in Africa, regione alla quale l’isola è molto vicina anche per le scelte decorative e gli usi funerari.

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Fig. 1 - Tomba a cupa (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Tomba a cupa: dettaglio dello zoccolo (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 3 - Tombe a cupa (foto di Unicity S.p.A.).




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