Reperti

Frammenti di arredo liturgico

Nell'area della basilica (fig. 1) negli anni '50 del XX secolo furono rinvenuti sette frammenti di archetti di ciborio (fig. 2), cioè la struttura architettonica che sovrasta e copre l'altare, simile ad un baldacchino (figg. 3-4). Sono costituiti da lastre di marmo bianco, mutile, decorate con cornici a listello, pavoni, croce, foglie e altri elementi fitomorfi. Trovano confronti con diversi manufatti scultorei di arredo architettonico di edifici di culto, rinvenuti in tutta la Sardegna meridionale ed ascritti alla produzione medio-ellenica, ben documentata anche nell’Italia meridionale, soprattutto in Campania. Vengono datati alla seconda metà del X secolo e sono segno di vitalità e importanza dell'arredo della chiesa, forse in relazione ad un ripristinato uso cristiano, se si deve dar fede alle ipotesi di una presenza musulmana nel sito, attestata da alcuni manufatti, quali un graffito in caratteri cufici ed un’iscrizione (cfr. reperto n. 6). In seguito alla scoperta e ai restauri della chiesa, furono murati nella parete di tamponamento dell'arcata nord del corpo cupolato - oggi non più esistente e sostituita da vetrate - e risultano ad oggi erratici.

1
Fig. 1 - La basilica di S. Saturnino (foto di Unicity S.p.A.).
2
Fig. 2 - Frammento di archetto di ciborio (foto Labord).
3
Fig. 3 - Ciborio del IX secolo della basilica di Sant'Apollinare in Classe, Ravenna (da http://www.medioevo.org/artemedievale/Pages/EmiliaRomagna/SApollinareinClasseaRavenna.html).
4
Fig. 4 - Frammenti marmorei d’età bizantina (seconda metà del X secolo), Nuraminis, chiesa di S. Pietro (da CORRIAS, COSENTINO 2002, fig. 37, p. 271).

Bibliografia

  • P. CORRIAS, S. COSENTINO (eds.), Ai confini dell’Impero. Storia, arte e archeologia, Cagliari 2002.
  • R. CORONEO, Marmi epigrafici mediobizantini e identità culturale greco-latina a Cagliari nel secolo X, in Archivio Storico Sardo, XXXVIII, 1995, pp. 103-121.
  • R. CORONEO, Scultura mediobizantina in Sardegna, Nuoro, 2000.
  • R. DELOGU, L’architettura del Medioevo in Sardegna, Roma 1953.
  • R. DELOGU, Vicende e restauri della basilica di S. Saturno in Cagliari, in Studi sardi, 12-13, 5-32.
  • R. MARTORELLI, Le aree funerarie della Sardegna paleocristiana, in P.G. SPANU ed., Insulae Christi: il Cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica, Baleari. Mediterraneo tardoantico e medievale: scavi e ricerche, 16, Cagliari-Oristano 2002, pp. 315-340.
  • D. MUREDDU ET ALII, Sancti innumerabiles. Scavi nella Cagliari del Seicento: testimonianze e verifiche, Oristano 1988.
  • D. SALVI, Cagliari: San Saturnino, le fasi altomedievali, in P. CORRIAS, S. COSENTINO eds., Ai confini dell’Impero. Storia, arte e archeologia della Sardegna bizantina, Cagliari 2002, pp. 225-229.
  • D. SALVI, Cagliari: l’area cimiteriale di San Saturnino, in P.G. SPANU ed., Insulae Christi: il Cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica, Baleari. Mediterraneo tardoantico e medievale: scavi e ricerche, 16, Cagliari-Oristano 2002, pp. 215-223. 

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