Reperti

Frammento con rappresentazione di Saturnino/Lazzaro

Nella porzione orientale di Cagliari sorge l'area archeologica di S. Saturnino, in una zona che nell'antichità risultava fuori dal perimetro urbano ed era inserita nella più ampia necropoli che si estendeva ad oriente della città, dall'odierno viale Regina Margherita fino al colle di Bonaria. In essa convivono le testimonianze superstiti della necropoli e della basilica dedicata al martire Saturnino.

Durante gli scavi e i restauri del dopoguerra fu rinvenuto l'angolo superiore sinistro di una lastra, definita in marmo subito dopo la scoperta, ma probabilmente in pietra; tuttavia, poiché il reperto al momento non è rintracciabile, non è possibile chiarire il dubbio. Descritto come fronte di sarcofago (ma potrebbe anche essere una mensola o un frammento di pluteo), presenta una figura maschile sommariamente scolpita sotto una sorta di portico o edicola, a destra del quale si conserva una mano in atteggiamento benedicente (fig. 1). Inizialmente interpretata come figura di S. Saturnino, è più probabilmente parte della scena della resurrezione di Lazzaro, caratterizzata da elementi standard: l’edicola funeraria ad indicare la tomba dalla quale Lazzaro resuscitò, il defunto avvolto nel sudario, Cristo che opera il miracolo (figg. 2-4). Pur con qualche particolarità e sommarietà nella realizzazione del motivo decorativo, in base a confronti iconografici l’epoca di realizzazione può essere ristretta al IV secolo, prima dell’età di Teodosio (379-395 d.C.).

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Fig. 1 - Frammento con rappresentazione di Saturnino/Lazzaro, Cagliari area di S. Saturnino (da PESCE 1957, fig. 85)
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Fig. 2 - Risurrezione di Lazzaro, fianco destro della Lipsanoteca di Brescia, IV secolo (da https://it.wikipedia.org/wiki/Lipsanoteca_di_Brescia).
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Fig. 3 - Risurrezione di Lazzaro, mosaici di S. Apollinare Nuovo, Ravenna, V-VI secolo (da http://www.mosaicocidm.it/Mosaico/Read_full.action%3Bjsessionid=A62056260E798CB40C0E1228636CC8BB?cardNumber=61&leaves=0).
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Fig. 4 - Risurrezione di Lazzaro, Catacomba dei Santi Gordiano ed Epimaco, Roma, seconda metà IV sec. (da https://it.wikipedia.org/wiki/Catacomba_dei_Santi_Gordiano_ed_Epimaco#/media/File:CatacombViaLatina_Resurrection_of_Lazarus.jpg).

Bibliografia

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  • R. DELOGU, L’architettura del Medioevo in Sardegna, Roma 1953.
  • R. DELOGU, Vicende e restauri della basilica di S. Saturno in Cagliari, in Studi sardi, 12-13, 5-32.
  • R. MARTORELLI, Le aree funerarie della Sardegna paleocristiana, in P.G. SPANU ed., Insulae Christi: il Cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica, Baleari. Mediterraneo tardoantico e medievale: scavi e ricerche, 16, Cagliari-Oristano 2002, pp. 315-340.
  • D. MUREDDU ET ALII, Sancti innumerabiles. Scavi nella Cagliari del Seicento: testimonianze e verifiche, Oristano 1988.
  • G. PESCE, Sarcofagi romani di Sardegna, Roma 1957.
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  • D. SALVI, Cagliari: l’area cimiteriale di San Saturnino, in P.G. SPANU ed., Insulae Christi: il Cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica, Baleari. Mediterraneo tardoantico e medievale: scavi e ricerche, 16, Cagliari-Oristano 2002, pp. 215-223. 

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