Cripta centrale
Al di sotto della navata centrale della chiesa di Sant’Eulalia (figg. 1-2), tra il XVII e gli inizi del XVIII secolo venne impiantata la cripta maggiore delle sette rinvenute nell’area.
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Una scala d’accesso collegava la chiesa alla cripta: i 12 gradini superstiti (abbattuti durante lo scavo per motivi di statica) erano posti a Ovest e conducevano ad un ambiente dalla pianta rettangolare (circa m 13,50 x 4,80) inizialmente voltato a botte nella cui area sud-orientale era un altare rivestito da lastre di ardesia. Sotto il pavimento sono state rinvenute un centinaio di sepolture disposte su più livelli e sistemate in modo tale da sfruttare tutto lo spazio disponibile (fig. 3).
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Nella fase iniziale di utilizzo della cripta erano presenti unicamente le fosse terragne, poi si aggiunsero le deposizioni in casse lignee a pianta trapezoidale (fig. 4). Talvolta, i corpi dei defunti si trovavano collocati sui coperchi dei precedenti feretri, raccolti in un sudario e ricoperti da uno strato di calce; in altri casi gli inumati occupavano lo spazio libero tra due bare, al fine di sfruttare al massimo gli spazi rimanenti.
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Durante l’ultimo periodo di utilizzo della cripta (fine XVIII-XIX secolo), l’assenza di spazio da destinare a nuove sepolture comportò il recupero delle casse preesistenti, liberate in seguito allo spostamento delle salme in una fossa ossario, individuata tra le scale d’accesso e il muro perimetrale a NW-SE. I resti ossei mostrano l’utilizzo dell’area da parte di una fascia eterogenea della società: donne e uomini di tutte le età, sino a quella fetale, trovarono riposo in quest’area.
Bibliografia
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