Ceramica di Montelupo Fiorentino
Nella cripta centrale dell’area archeologica di Sant’Eulalia sono stati rinvenuti esigui frammenti di maiolica di Montelupo Fiorentino, centro toscano celebre per le sue produzioni ceramiche.
Un reperto fra quelli rinvenuti (fig. 1) è riconducibile ad un recipiente dalla forma aperta da mensa (piatto).
Le sue superfici sono impermeabilizzate per mezzo di uno smalto bianco opaco (costituito da un silicato alcalino e da una miscela di ossido di piombo e di ossido di stagno) ma solo quella interna è decorata con bande parallele in azzurro e giallo e pennellate in bruno e azzurro. È stato ipotizzato che la decorazione possa far parte del tipo “a foglia di vite” (utilizzato per tutto il XVII secolo) oppure al genere “figurato con fascia arancio” (fine XVI - prima metà XVII secolo, cfr. figg. 2-3).
La produzione montelupina – considerata un indicatore del commercio tra la Sardegna e la Toscana nei secoli XV-XVIII (cfr. fig. 4) – fornisce un elemento necessario per la datazione della cripta centrale di Sant’Eulalia in cui è stata rinvenuta.
Bibliografia
- BERTI, F. 1998. Storia della ceramica di Montelupo. Uomini e fornaci in un centro di produzione dal XIV al XVIII. II, Le ceramiche da mensa dal 1480 alla fine del XVIII secolo, Montelupo Fiorentino: Aedo, pp. 198, 214, 378, 397, 399.
- CARTA, R. 2006. Maiolica di Montelupo, In R. Martorelli & D. Mureddu eds., Archeologia urbana a Cagliari. Scavi in Vico III Lanusei (1996-1997), Cagliari: Scuola Sarda Editrice, pp. 203-213.
- STACCA, L. 2002. Ceramica medievale e moderna, n. 60, In MARTORELLI, R. & MUREDDU, D. eds. 2002, Cagliari, le radici di Marina: dallo scavo archeologico di S. Eulalia un progetto di ricerca formazione e valorizzazione, Cagliari: Scuola Sarda, pp. 118, 122 (pp. 117-122).