Reperti

Lucerne africane

Sparse su tutta la superficie dell’area archeologica di Sant’Eulalia sono state rinvenute numerose lucerne funzionali a illuminare le abitazioni private, prodotte per lo più in ambito africano.

Esse sono infatti caratterizzate da ceramica sigillata e rientrano nelle forme VIII e X dell’Atlante delle forme ceramiche, che si datano complessivamente tra il IV ed il VII secolo d. C. (fig. 1).

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Fig. 1 - Frammento di lucerna X A1c (foto di AFS).

Un numero esiguo di lucerne è stato realizzato in ceramica cosiddetta "comune". I motivi decorativi attestati sui manufatti di Sant’Eulalia rappresentano sia soggetti pagani (scene mitologiche, per esempio Orfeo) che cristiani (per esempio, l’ascensione di Cristo, fig. 2), nonché animali (quali pellicani, fig. 3a; la pavoncella, fig. 3c; il gallo, fig. 3b; il pavone, fig. 3e; pesci (fig. 4b) tra cui un pesce San Pietro, fig. 4a) ed elementi vegetali.

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Fig. 2 - Frammento di lucerna: l’Ascensione di Cristo (foto di AFS).
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Fig. 3 - Lucerne con motivo aviario (a - pellicano; b - gallo; c - pavoncella; d-e - pavone), (foto di AFS).
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Fig. 4 - Lucerne con motivo ittico: a - il pesce San Pietro (Zeus faber) e b - pesce con resa a perline (motivo cristologico?), (foto di AFS).

 

Bibliografia

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  • L. ANSELMINO, C. PAVOLINI, Lucerne in ceramica comune dell’Africa romana (I-IV secolo d.C.), in Atlante delle forme ceramiche, I. Ceramica fine romana nel bacino del Mediterraneo (medio e tardo impero), Supplemento dell’Enciclopedia dell’arte antica, Roma 1981, pp. 184-186.
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