Schede di dettaglio

Il rituale funerario in Età Prenuragica

La ricostruzione del rituale funerario nella Preistoria sarda si è avvalsa in genere della documentazione dei contesti di rinvenimento prodotta durante lo scavo di un numero consistente di domus de janas e dei reperti archeologici in esse rinvenuti.

Nonostante la difficoltà di rinvenire ipogei non manomessi, dato che l’utilizzo degli stessi è attestato per molti secoli fino ad Età Altomedievale ha determinato lo sconvolgimento dei resti scheletrici, si attesta sia la sepoltura collettiva primaria, con i defunti adagiati su un fianco e in posizione rannicchiata, che secondaria.

Ai morti erano associati elementi di corredo che comprendevano differenti forme di ceramiche, decorate o inornate, statuine femminili in pietra, manufatti d’uso per la caccia o la difesa, e ornamenti personali.
Al concetto di una vita ultraterrena è indiziata dalla riproduzione, all’interno dei vani delle domus de janas, di elementi simbolici e architettonici (soffitti decorati, pilastri, colonne, lesene, zoccoli, fasce in rilievo, focolari) ad imitazione delle strutture che caratterizzano i contesti abitativi (fig. 1, 2, 3).

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Fig. 1 - Particolare del soffitto che caratterizza la domus de janas VIII di S. Andrea Priu, conosciuta come “Tomba a camera” (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Bonorva, necropoli di Sant’Andrea Priu, focolare rituale della domus XIII (da http://www.sardegnacultura.it/immagini/7_88_20070119094226.jpg).
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Fig. 3 - Bonorva, necropoli di Sa Pala Larga (da http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=29469).

Spesso è rappresentata la protome taurina, simbolo della vita e della potenza generatrice e perciò protettrice dei defunti e principio di rigenerazione. 

Elementi messi in relazione con pratiche rituali legate all’uso di sostanze liquide sono fossette, coppelle e canalette.

Pitture realizzate mediante l’impiego di ocra, un pigmento di intenso valore simbolico legato alla rigenerazione del defunto e al colore del sangue, si conservano ancora oggi nelle pareti di numerosi ipogei.

 

Bibliografia

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  • TANDA G., L'Arte delle domus de janas nelle immagini di Jngeborg Mangold, Sassari 1985.
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