Le tombe bizantine di Sant’Andrea Priu
Nell’VIII secolo d.C. la cosiddetta “Tomba del Capo” della necropoli a grotticelle artificiali di Sant'Andrea Priu fu adoperata come chiesa.
Nella parte riservata ai riservata a coloro che si preparavano a ricevere il battesimo e ai penitenti, chiamato nartece interno o endonartece (fig. 1), è stato riutilizzato il vano semicircolare della tomba preistorica, sul cui pavimento sono presenti, a sinistra dell’ingresso, allineate con il muro Nord-Est e con orientamento Est-Ovest, due semplici sepolture consistenti in fosse lunghe e strette scavate nella roccia, databili ad Età Alto Medievale. Queste tombe a “fossa terragna” presentano un basso pulvino (cuscino) risparmiato nella testata Ovest della tomba e sono fornite di ghiera per l’alloggiamento delle lastre di copertura. La tomba Sud è lunga 1,94 metri, larga 0,66 m nella parte mediana, e profonda circa 0,50 m. La tomba Nord è lunga 1,87 metri, larga 0,61 m e profonda 0,45 m circa (fig. 2).
Di fronte all’ingresso della chiesa rupestre, è inoltre presente un grosso blocco di trachite, lungo circa 8 metri e largo 3 metri, sulla cui sommità è stata scavata una tomba, mentre nella parte Sud-Est sono incise sulla roccia delle scalette (figg. 3-4).
Questa sepoltura, dotata di pulvino, orientata da Nord-Ovest a Sud-Est, è lunga 188 cm (cioè 6 piedi bizantini), larga in media circa 55 cm e profonda 35 cm presso il pulvino, e 70 cm nel lato opposto. Intorno alla tomba è presente una rientranza larga circa 10 cm, che serviva per appoggiare la lastra di copertura. È databile all’Età Alto Medievale come le due sopraccitate sepolture ricavate nel pavimento dell’endonartece, a cui tra l’altro somiglia.
Bibliografia
- AREA DI BONORVA, a cura di SPANU G.N., Regione autonoma della Sardegna.
- BONINU A., SOLINAS M., La necropoli di S. Andrea Priu, Bonorva 2000.
- CAPRARA R., La tomba esterna, in La necropoli di S. Andrea Priu, Sardegna Archeologica. Guide e Itinerari, 3, Sassari 1986, pp. 33-34; 54-55.