Tra querce e graniti: il contesto territoriale gallurese
La Gallura è la regione nord orientale dell’Isola compresa nel territorio dell’ex provincia di Olbia-Tempio Pausania.
Diverse sono le ipotesi più accreditate sull’origine del nome Gallura e ancora non si è giunti ad una puntuale concordanza.
Tra le tante, una attribuisce la denominazione ai Galli, popolo colonizzatore, ma non esiste una vera e propria documentazione storica; un’altra ai Visconti, nobili pisani che governarono il territorio nel Medioevo, sulla base del fatto che un gallo era raffigurato nel loro emblema araldico.
Il paesaggio gallurese è particolare nelle sue forme: l’azione del vento, della pioggia e del mare hanno nel tempo forgiato le sue rocce granitiche: i molti blocchi isolati e tondeggianti che sono presenti ovunque nel paesaggio, con ampie forme cave a tafoni, spesso ricordano figure antropomorfe, di animali o piante, caratteristica questa che si ritrova spesso richiamata anche nella toponomastica.
Tra le tante figure nella roccia, conosciuta è la roccia del fungo ad Arzachena (fig. 1).
L’erosione del mare e del vento ha contribuito a dare alle coste galluresi linee particolari: il litorale è, infatti, molto frastagliato e costituito da un susseguirsi di conche e insenature. Il mare assume colori e sfumature caratteristiche contribuendo a creare un paesaggio di particolare bellezza (fig. 2).
La Gallura possiede un vasto e ricco patrimonio ambientale che non appartiene solo alle zone costiere, ma anche alla sua area interna, dove le aree montuose si offrono con il loro ricco corredo boschivo (fig. 3).
Caratteristico della Gallura è l’insediamento rurale sparso costituito dagli “stazzi”, in origine costruiti in granito locale da pastori fuggiti, per motivi politici o a causa di faide familiari, tra il Seicento e il Settecento dalla vicina Corsica.
La tipologia costruttiva dell’abitazione del contadino pastore aveva una struttura piuttosto semplice, a pianta tipicamente rettangolare, con muri di grosso spessore costruiti con la pietra locale, il granito, e copertura con tetto solitamente a due falde poggianti talvolta su rudimentali capriate di ginepro (fig. 4).
Bibliografia
- ANGIUS V., Gallura, in CASALIS G., Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, VII, Torino 1840, pp. 41-196.
- BRANDANU S. (a cura di), La Gallura una regione diversa in Sardegna: cultura e civiltà del popolo gallurese, San Teodoro 2001.
- BRANDANU S., La civiltà degli stazzi in Gallura. Contributi alla storia dell’habitat disperso, San Teodoro 2007.
- FRESI F., Antica terra di Gallura: miti, riti, gente e tradizioni, Roma 1994.
- RUIU D., TRAINITO E., Naturalmente Gallura, Olbia 2006.