Il circolo n. 1
Il circolo dolmenico n. 1 della piccola necropoli di Li Muri (fig. 1), riconducibile all’ambito dell’architettura funeraria di tipo megalitico, è formato da una serie di cerchi in muratura, al centro dei quali è stato collocato un modesto vano funerario quadrangolare in pietra, chiamato "cista", orientato a N-S, le cui pareti sono state realizzate con quattro grandi lastre infisse verticalmente nel terreno, coperto da una lastra piatta (figg. 2, 3). Al suo interno poteva contenere una o al massimo due sepolture. Il diametro del circolo dolmenico misura 6,40 metri.
L’insieme del monumento era ricoperto un tempo da un tumulo tondeggiante di terra e pietrame, quasi a formare una piccola collinetta.
Dell’intero circolo ancora oggi si conservano le pietre del doppio paramento e la cista in esso contenuta. Il pietrame di piccola pezzatura contenuto al suo interno è oggi ciò che rimane del tumulo originario (fig. 4).
Dal circolo funerario n. 1 proviene la coppetta carenata in steatite con anse a rocchetto (III millennio a.C.), conservata oggi al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, parte del corredo del defunto composto da accettine litiche, un pomo sferoide di steatite verdognola, un lisciatoio di pietra dura rossa, coltelli silicei, un punteruolo di osso e numerosi vaghi di collana sempre in steatite (fig. 5).
Bibliografia
- ANTONA RUIU A., La necropoli di Li Muri, in ANTONA RUIU A., FERRARESE CERUTI M.L., Il nuraghe Albucciu e i monumenti di Arzachena, Guide e itinerari, 19, Sassari 1992, pp. 25-29.
- ANTONA A., LO SCHIAVO F., PERRA M., I tumuli nella Sardegna preistorica e protostorica, in NASO A. (a cura di), Tumuli e sepolture monumentali nella protostoria europea, Atti del Convegno Internazionale, Celano 21-24 settembre 2000, RGZM-Tagungen, Band 5, Mainz 2011, pp. 237-258.
- ANTONA A., Arzachena. Pietre senza tempo, Sassari 2013, pp. 72-83.
- CASTALDI E., Arzachena. Loc. Li Muri, in I Sardi. La Sardegna dal Paleolitico all’Età Romana, Milano 1984, pp. 284-285.
- LILLIU G., Arte e religione della Sardegna prenuragica, Sassari 1999, p. 340.