Pugnaletto con elsa gammata (Complesso nuragico di Albucciu)
Presso la camera N del nuraghe Albucciu di Arzachena (fig. 1) è stato ritrovato un amuleto in bronzo a forma di pugnale (misure: altezza 7 cm; larghezza 2,8 cm), del tipo detto "ad elsa gammata" per la forma dell’impugnatura che si piega verso l’alto per proteggere le dita della mano.
L’oggetto, a carattere votivo e di significato apotropaico, che riproduce in forma miniaturistica una delle armi più utilizzate durante l’Età Nuragica, probabilmente era adoperato come ciondolo o cucito sulle vesti (fig. 2).
È dotato di un manico verticale contenuto tra due elementi posti di traverso, di cui, quello superiore, è fornito di occhiello, sull’alto del manico, a imitazione del passante che doveva assicurare l’oggetto a grandezza naturale alla tracolla, mentre quello inferiore si piega verso l’alto dando forma a un guardamano di tipo rialzato.
La lama, a sezione arrotondata, è caratterizzata su di un lato da una decorazione “a spina di pesce”, ad imitazione del fodero. L’ambito cronologico di riferimento è compreso tra i secoli XI e X a.C.. Il reperto è esposto al Museo Archeologico Nazionale G.A. Sanna di Sassari.
Pugnali di questa tipologia, riconducibili alla gamma delle armi offensive, sono stati deposti durante l’Età del Bronzo Finale come offerte votive nel santuario in grotta di Su Benatzu-Santadi (fig. 3).
Il pugnale, impiegato per il sacrificio di animali, è presente ovunque nei santuari nuragici. Si trova di frequente rappresentato in numerosi bronzetti, inserito nella tracolla di guerrieri od offerenti (fig. 4). Ciò conferma l'ipotesi che la funzione non fosse solo pratica o cultuale ma anche simbolica.
Bibliografia
- ANTONA A., Arzachena. Pietre senza tempo, Sassari 2013, p. 42-63.
- MERELLA S., Pugnaletto ad elsa gammata-scheda 44, in MORAVETTI A., ALBA E., FODDAI L. (a cura di), La Sardegna Nuragica. Storia e materiali, Sassari 2014, p. 288, p. 308, p. 371.
- ANTONA RUJU A., FERRARESE CERUTI M.L., Il nuraghe Albucciu e i monumenti di Arzachena, Guide e itinerari, 19, Sassari 1992, pp. 38-58.