Resti faunistici dagli ambienti del villaggio
Nello scavo delle capanne (vani 11, 32, 41, 97, 135, e casa a corte 11) del villaggio di Barumini sono stati rinvenuti resti ossei animali (figg. 1, 2), per la maggior parte appartenenti a specie domestiche (bovini, ovicaprini e suini); notevole fra le specie selvatiche la presenza del cervo.
Compaiono in piccole quantità anche frammenti di molluschi marini, frutto di un consumo occasionale ma che comunque testimonia i contatti con la costa.
Nella capanna 135 resti di piccoli uccelli, roditori e corna di cervo, sono stati recuperati ritrovati all’interno delle ceramiche, contenenti anche ceneri e carboni, adagiate nei pozzetti scavati nel bancone roccioso naturale, e impiegate per offerte e/o libagioni rituali in ambito domestico e comunitario (fig. 3).
I resti faunistici svelano che nel villaggio veniva praticato l’allevamento di alcuni animali domestici come ovini, caprini, bovini e maiali, ma rivestiva un ruolo di una certa importanza anche la caccia, documentata dalla presenza di resti di cervo e cinghiale. Mentre gli ovicaprini e i maiali venivano macellati anche in giovane età, i bovini avevano quasi sempre un’età adulta e pertanto probabilmente erano impiegati per lavori agricoli e macellati alla fine del ciclo produttiva.
Bibliografia
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