Altri esempi di tombe dei giganti in Sardegna
Le tombe di giganti sono dei grandi monumenti funerari collettivi esclusivi della Sardegna nuragica (1600-1150 a.C.), la cui forma ricorda una protome taurina, ossia sembra richiamare la testa di un toro.
Fino al 2003 ne erano state censite circa 800, concentrate maggiormente nelle zone centro-occidentali dell’Isola, tra il Golfo di Orosei e la Planargia meridionale.
Questo tipo di architettura funeraria rappresenta in sintesi l’evoluzione delle tombe a galleria coperta, le cosiddette alleè couverte. Sono costituite da un lungo corpo con parte finale semicircolare (abside), e fronte ricurva che si prolunga lateralmente in due ali di muro che circoscrivono un'area cerimoniale chiamata esedra. Il monumento, presenta al centro dell’esedra la massima altezza che diminuiva progressivamente sia verso le estremità delle ali sia verso l’abside. Nella Sardegna centro-settentrionale, nel corso del Bronzo Medio II (1400-1300 a.C.), la tomba ad ortostati con stele centinata (fig. 2) sarà sostituita da un tipo tombale edificato in muratura in tecnica isodoma o a blocchi poligonali, senza stele, con ingresso architravato (figg. 3, 4).
Nelle camere funerarie possono esserci delle nicchie e lungo tutta l’esedra compaiono banchine, focolari, fossette per libagioni e betili, a testimonianza dei riti funebri che si svolgevano in prossimità dell’ingresso.
Ancora oggi si discute sulla funzione del concio “a dentelli”, un elemento architettonico parallelepipedo o tronco-piramidale ipoteticamente collocato al centro dell’esedra in asse con l’ingresso, documentato in tombe di tipo isodomo con esedra in muratura, caratterizzato da tre incavi compresi fra quattro dentelli (fig. 4).
Questo concio si interpreta come un elemento legato ad un sistema di apertura e chiusura del vano tombale in occasione dei seppellimenti, al fine di poter calare dall’alto il defunto.
Le tombe di giganti sono di solito in stretta relazione territoriale con il nuraghe e/o villaggio; in genere si trovano isolate o raggruppate a servizio di più insediamenti disposti nel territorio circostante, più o meno vicini dalle stesse sepolture.
Bibliografia
- DEPALMAS A., Il Bronzo Medio della Sardegna, in Atti della XLIV Riunione Scientifica. La Preistoria e la Protostoria della Sardegna, Firenze 2009, pp. 49-58.
- FERRARESE CERUTI M. L., Architettura e ceramica dell’Età del Bronzo in Sardegna, in ANTONA A. LO SCHIAVO F. (a cura di), Archeologia della Sardegna preistorica e Protostorica, Nuoro 1997, pp. 509-513.
- MORAVETTI A., Le tombe e l’ideologia funeraria, in La civiltà nuragica, Milano, 1990, pp. 120-168.
- MORAVETTI A., Nota sulle tombe dei giganti, in Moravetti A., ALBA E., FODDAI L. (a cura di), La Sardegna Nuragica. Storia e materiali, Sassari 2014, pp. 69-84.