Schede di dettaglio

Loc. Lu Macchietu

Nell’attuale territorio di Luogosanto, in località Lu Macchjetu, si collocano tre edifici di culto dedicati a Santa Maria, San Pietro e San Simplicio. Tale area appare attestata in antico con il toponimo di Sùraga: per l’analogia con il nome e per la presenza dei tre edifici di culto noti dalle fonti è stata posta in relazione con la località di Surake, ovvero una località menzionata in svariati documenti riguardanti la proprietà di alcuni beni contesi tra il potere giudicale, quelli ecclesiastici e l’Opera di Santa Maria di Pisa almeno sino al 1339. L’abitato doveva ricoprire particolare importanza in quanto vi risultano redatti atti ufficiali del giudicato di Gallura.

Nell’accordo raggiunto nel 1173 dall’Opera di Santa Maria di Pisa e la diocesi di Civita per l’assegnazione di chiese e ville, si fa menzione delle chiese di San Pietro (fig. 1) e Santa Maria di Surake (fig. 2). Della prima rimangono solo ruderi di un edificio absidato; Santa Maria invece, sebbene restaurata nel XX secolo, è ancora officiata.

1
Fig. 1 - Luogosanto, Lu Macchjetu: ruderi attribuiti a San Pietro
(da Pinna 2008, p. 96, fig. 76).
2
Fig. 2 - Luogosanto, Lu Macchjetu: chiesa di Santa Maria (da Pinna 2008, p. 96, fig. 75).

Non distante è presente un ulteriore edificio di culto ancora utilizzato, San Simplicio (fig. 3). La dedica al vescovo di Civita riporta alla tradizione che vorrebbe rivedere in questo luogo il rifugio dove il Santo avrebbe trascorso il periodo delle persecuzioni. All’interno della chiesa, sull’altare, trova collocazione la statua marmorea di San Simplicio (fig. 4), in abiti vescovili.

3
Fig. 3 - Luogosanto, Lu Macchjetu: chiesa di San Simplicio (da Pinna 2008, p. 70, fig. 49).
4
Fig. 4 - Luogosanto, Lu Macchjetu: simulacro di San Simplicio all’interno della chiesa omonima (da Pinna 2011, p. 346, fig. 7).

L’area mostra inoltre i ruderi di un antico abitato, forse proprio quello di Surake, che certamente gravitava attorno agli edifici di culto.

Bibliografia

  • V. ANGIUS, s.v. Gallura, in G. CASALIS, Dizionario storico-statistico, geografico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, VII, Torino 1840, pp. 80-81.
  • F. ARTIZZU, Un inventario dei beni sardi dell’Opera di Santa Maria di Pisa (1339), in Archivio Storico Sardo, XXVII, 1961, pp. 73-74.
  • B. FADDA, Le pergamene relative alla Sardegna nel Diplomatico della Primaziale dell’Archivio di Stato di Pisa, in Archivio Storico Sardo, XLI, 2001b, pp. 13, 81-82.
  • D. PANEDDA, Il giudicato di Gallura. Curatorie e centri abitati, Sassari 1978, pp. 173-175.
  • F. PINNA, Organizzazione spaziale e relazioni commerciali di un abitato medievale della Gallura. Nota sugli scavi archeologici nell'area del Palazzo di Baldu (Luogosanto), in Les Habitats insulaires à l’èpoque medievale en Mediterranée, Relation, èchanges, et coopèration en Mediterranée. Actes du 128e Congrés national des sociètès historiques et scientifiques (Bastia, 14-21 aprile 2003), Études Corses, 60, 2005, pp. 85-103.
  • F. PINNA, Archeologia del territorio in Sardegna. La Gallura tra tarda antichità e medioevo, Cagliari 2008, pp. 69-70, 96, 98.
  • F. PINNA, Una testimonianza del culto di San Simplicio nel territorio di Luogosanto (Olbia-Tempio), in Theologica & Historica. Annali della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, XX, 2011, pp. 329-346.
  • O. SCHENA, Civita e il giudicato di Gallura nella documentazione medioevale. Note diplomatistiche e paleografiche, in G. MELONI, P. F. SIMBULA (a cura di), Da Olbìa ad Olbia: 2500 anni di storia di una città mediterranea. Atti del Convegno internazionale di studi (Olbia 12- 14 maggio 1994), II, Sassari 2004, pp. 97-112.

Menu