Schede di dettaglio

Lu pamentu

Attorno al Palazzo di Baldu sono disposti diciassette ambienti rettangolari, alcuni dei quali, durante le attività di scavo hanno mostrato tipologie pavimentali differenti a partire da semplici battuti d’argilla, a situazioni complesse e stratificate, come il caso di Lu pamentu. Quest’ultimo è stato rinvenuto in vari ambienti ma quello che sino ad ora lo ha meglio conservato è il vano κ (fig. 1).

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Fig. 1 - Planimetria del complesso de Lu Palatzu di Baldu (Elab. grafica C. Cocco).


Qui è stato documentato un vespaio costituito da pietre di varia pezzatura, medie e grandi, su cui veniva fatta aderire una malta di fango con aggiunta di frammenti di laterizi e grumi di calce; infine uno strato di malta allisciato regolava il piano di calpestio. Tale tecnica corrisponde a quella utilizzata almeno sino all’inizio del secolo scorso (figg. 2-3) e riscontrabile ancora negli stazzi della zona.

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Fig. 2 - Palazzo di Baldu, vano κ: lu pamentu durante le indagini archeologiche (foto di C. Cocco).
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Fig. 3 - Rilievo del vano κ con lu pamentu (Elab. grafica C. Cocco).



Bibliografia

  • F. PINNA, Organizzazione spaziale e relazioni commerciali di un abitato medievale della Gallura. Nota sugli scavi archeologici nell'area del Palazzo di Baldu (Luogosanto), in Les Habitats insulaires à l’èpoque medievale en Mediterranée, Relation, èchanges, et coopèration en Mediterranée. Actes du 128e Congrés national des sociètès historiques et scientifiques (Bastia, 14-21 aprile 2003), Études Corses, 60, 2005, pp. 85-103.
  • F. PINNA, Archeologia del territorio in Sardegna. La Gallura tra tarda antichità e medioevo, Cagliari 2008.

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