I Visconti furono un'antica e nobile famiglia di Pisa, appartenente alla fazione guelfa, quasi sempre in contrapposizione con i ghibellini Della Gherardesca. Fin dalla metà del XII secolo aspiravano alla supremazia sul comune. Alla fine del XII secolo Pisa iniziò ad aumentare la sua influenza sulla Sardegna e a stringere stretti rapporti attraverso unioni matrimoniali: la prima delle quali avvenne tra Elena di Gallura e Lamberto Visconti (1206-1207), che diedero inizio alla serie dei giudici pisani in Gallura (fig. 1).

Fig. 1 - Stemma dei Visconti di Gallura con biscione visconteo e il gallo di Gallura (da https://it.wikipedia.org/wiki/Visconti_di_Pisa#/media/File:Stemma_nino_visconti_di_gallura_-_2013.jpg).

I Visconti si fecero promotori di un’intensa attività relativa all’incastellamento gallurese: fortificarono i borghi di Civita, Posada e Orosei e edificarono i castelli di Pedresu (Olbia), della Fava (Posada - fig. 2) e di Pontes (Galtellì), presso i quali essi dimorarono, quando erano lontani dalla residenza di Civita.

Fig. 2 - Posada, castello della Fava (http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=615&s=17&v=9&c=4461&id=62931).

I conflitti interni a Pisa nel XIII secolo, causarono la cacciata dei Visconti dalla città. Nel 1276 Nino, fu l’ultimo giudice gallurese della casata Visconti (fig. 3), e con lui si conclusero i domini viscontei in Toscana e Sardegna, nonostante la figlia Giovanna venne incoronata giudicessa.

Fig. 3 - Tempio: la cosiddetta casa di Nino di Gallura (foto di C. Cocco).

Alla sua morte nel 1339 i diritti passarono ai Visconti di Milano.

La famiglia dei Visconti venne tumulata nella chiesa di San Francesco a Pisa.