Schede di dettaglio

La fornace

Ad Ovest del complesso denominato Lu Palatzu di Baldu, non distante dalla chiesa di Santo Stefano, è stata rinvenuta una fornace per la cottura di materiale fittile (fig. 1).

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Fig. 1 - Luogosanto, Loc. Santu Stevanu: la fornace durante le attività di scavo (da Pinna 2008, p. 120).


Le strutture residue, scavate stratigraficamente si riferiscono alla camera di cottura del materiale: essa è costituita da pianta circolare, realizzata in materiale lapideo locale di piccole dimensioni tenuto insieme da un impasto d’argilla fatta eccezione per alcune parti, che prevedono l’utilizzo di mattoni; la parete settentrionale poggiava sul banco roccioso. Per mezzo delle attività archeologiche, sono stati messi in luce parti del piano di cottura in argilla. La fornace era destinata alla produzione di laterizi utilizzati per le coperture del complesso di Baldu e forse di ceramica: negli strati accumulati nei pressi dell’officina, sono stati individuati scarti di lavorazione, riferibili soprattutto a embrici e coppi deformati in cottura (fig. 2).

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Fig. 2 - Palazzo di Baldu, laterizi deformati e fusi insieme in fase di cottura (da Pinna, Corda a c.d.s., p. 152 fig. 10).

L’impianto di lavorazione si dimostra di fondamentale importanza per la comprensione delle attività produttive nell’area: in questo caso tale produzione sembrerebbe essere legata alle attività di costruzione e manutenzione delle strutture del complesso e forse della villa di Santo Stefano.
Le fornaci potevano avere forma circolare o quadrangolare con due camere sovrapposte: nella parte inferiore (camera di riscaldamento), seminterrata o fuori dalla terra, era acceso il fuoco, mentre in quella superiore (camera di cottura) erano sistemati i manufatti crudi. Quest’ultima veniva chiusa totalmente con dei mattoni dopo essere stata caricata (figg. 3-4).

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Fig. 3 - Ricostruzione virtuale della Fornace A di Lonato del Garda (da Mibact - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, http://www.fornaciromanedilonato.it/fornaci/fornace-a).
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Fig. 4 - Ricostruzione di una fornace per laterizi (da Adam 1989, p. 64).



 

Bibliografia

  • P. J. ADAM, L’arte di costruire presso i romani. Materiali e tecniche, Milano 1989, p. 64.
  • F. PINNA, Un villaggio medioevale nel cuore della Gallura, in Almanacco Gallurese, 10, 2002-2003, pp. 77-84.
  • F. PINNA, Organizzazione spaziale e relazioni commerciali di un abitato medievale della Gallura. Nota sugli scavi archeologici nell'area del Palazzo di Baldu (Luogosanto), in Les Habitats insulaires à l’èpoque medievale en Mediterranée, Relation, èchanges, et coopèration en Mediterranée. Actes du 128e Congrés national des sociètès historiques et scientifiques (Bastia, 14-21 aprile 2003), Études Corses, 60, 2005, pp. 85-103.
  • F. PINNA, Archeologia del territorio in Sardegna. La Gallura tra tarda antichità e medioevo, Cagliari 2008, p. 120.
  • F. PINNA, La rete insediativa medievale della Sardegna nord-orientale: stato degli studi, nuovi dati archeologici e prospettive di ricerca, in F. REDI, A. FORGIONE (a cura di), VI Congresso Nazionale di Archeologia Medievale (L'Aquila, 12-15 settembre 2012), Borgo S. Lorenzo 2012, pp. 436-441.
  • F. PINNA, D. CORDA, Scambi e circuiti commerciali nella Sardegna medievale: dati archeologici dal Palazzo di Baldu (Luogosanto, Olbia-Tempio), in Bulletin de la Société des sciences historiques et naturelles de la Corse, 2014, pp. 748-749.
  • F. PINNA, D. MUSIO, Il vetro nella Sardegna medievale: nuovi dati dall'indagine archeologica del Palazzo di Baldu (Luogosanto, OT), in A. COSCARELLA (a cura di), Il vetro in Italia: testimonianze, produzioni, commerci in età bassomedievale. Il vetro in Calabria: vecchie scoperte, nuove acquisizioni, XV Giornate di studio sul vetro AIHV (Arcavacata di Rende, 9-11 giugno 2011), Arcavacata di Rende 2012, pp. pp. 315-329.

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