L’abbigliamento del mercante pisano
La Sardegna venne inserita in una serie di rotte mercantili dal XIII al XV secolo soprattutto grazie a Pisa e Genova. I rapporti tra il primo Comune e la Gallura vennero rafforzati dalle unioni matrimoniali attraverso cui alcune nobili famiglie ottennero il governo diretto sul Giudicato.
I mercanti toscani (fig. 1) dovevano frequentemente recarsi nell’Isola per concludere i loro affari ed oltre a portare le pregiate merci, diffondevano nuove mode.
Questi erano infatti abbigliati con una tunica, ovvero una veste in lana o seta, lunga sino a metà coscia o al ginocchio - portata lunga sino alle caviglie quando non si lavorava - che si infilava dalla testa ed era legata in vita con una cintura alla quale si appendeva la borsa (scarsella): le maniche raggiungevano l’avambraccio e potevano essere chiuse da bottoni, mentre la gonna risultava ampia e pieghettata. Al di sotto era la camisa, ovvero una specie di tunica chiusa da un lato e aperta in basso davanti e dietro, lunga quanto la sopraveste. Le gambe venivano interamente coperte da calzebrache, ovvero calze lunghe da allacciare alle brache con lacci di stoffa o pelle (fig. 2).
Le scarpe a punta erano in cuoio, senza tacco. Le spalle venivano coperte da un mantello con cappuccio e sulla testa era spesso posto un copricapo in stoffa di varie forme.
Tutti questi indumenti erano finalizzati a svolgere tre funzioni fondamentali: coprire ogni parte del corpo, in quanto per legge non era consentito mostrarlo, proteggere dal freddo e indicare il proprio stato sociale.
I colori con cui venivano tinte le vesti erano vari ma dal XII e XIII secolo il blu venne utilizzato frequentemente insieme agli altri colori puri come il verde e il rosso nelle sue diverse tonalità.
Questo tipo di abbigliamento rimase invariato almeno sino al XV secolo e riscontrato in tutta Europa, come si desume dalla scultura, dalla pittura e dai documenti scritti (figg. 3-4).
Bibliografia
- R. DELORT, La vita quotidiana nel Medioevo, Roma 2002.
- L. IMPERIO, Vestire nel Medioevo. Moda, tessuti ed accessori tratti dalle fonti d’epoca, Tuscania 2013.
- M. G. MUZZARELLI, Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo, Bologna 2008.
- F. PIPONNIER, Occidente, in F. PIPONNIER, M. NOCKERT, G. DI FLUMERI VATIELLI, s.v. Abbigliamento, “Enciclopedia dell'Arte Medievale” – Treccani on line, 1991. Disponibile su: http://www.treccani.it/enciclopedia/abbigliamento_(Enciclopedia_dell'_Arte_Medievale)/.