Il territorio di Luogosanto in Età Romana
Durante la romanizzazione della Sardegna (dal 238 a.C.), la Gallura era abitata da Balari e Corsi, popolazioni che ne resero difficile la conquista. Secondo alcuni studiosi, i primi avrebbero dato il nome alla zona di Balariana (Balaiana) a Luogosanto, mentre i secondi - provenienti con molta probabilità dalla Corsica - erano dislocati nella parte più settentrionale della regione.
Nonostante ciò, la presenza di una rete viaria riconducibile all’età romana (fig. 2) - come nel caso delle tracce di una strada basolata individuate in località Lo Sfossato a Luogosanto - assicura la penetrazione degli invasori: essa rendeva possibile la comunicazione fra i centri abitati, anche se isolati.
Nel territorio del Comune gallurese le testimonianze di età romana riportano ad un unico sito: in località Stazzo Tresserri (fig. 3) sono stati rinvenuti vari elementi architettonici e allineamenti murari riconducibili ad un luogo di culto e alcune stele, tutti di età romano imperiale (I a.C.-V d.C.).
Bibliografia
- R. CAPRARA, A. LUCIANO, G. MACIOCCO (a cura di), Archeologia del territorio. Territorio dell’archeologia. Un sistema informativo territoriale orientato sull’archeologia della regione ambientale Gallura, Sassari 1996, pp. 301-302.
- M. FERRARESE CERRUTI, Dalla preistoria ai romani, in AA.VV., Luogosanto. Storia e vita, Sassari 1969, pp. 19-22.
- A. MASTINO, La Gallura. L’età punica e romana: percorso storico e archeologico, in S. BRANDANU (a cura di), La Gallura. Una regione diversa in Sardegna. Cultura e civiltà del popolo gallurese, San Teodoro 2001, pp. 37-110.
- A. MASTINO (a cura di), Storia della Sardegna antica = La Sardegna e la sua storia, 2, Nuoro 2005, pp. 307, 333-385.
- A. MURINEDDU, Gallura, Cagliari 1962, pp. 251-252.
- F. PINNA, Archeologia del territorio in Sardegna. La Gallura tra tarda antichità e medioevo, Cagliari 2008, pp. 53-56, 75.