Schede di dettaglio

Il territorio di Luogosanto in Età Preistorica

Il territorio di Luogosanto fu caratterizzato dalla presenza dell’uomo sin dall’età preistorica, attestata almeno dal Neolitico Recente (IV millennio a.C.) sino al Calcolitico (fine IV-III millennio a.C.) attraverso strutture funerarie e rituali come i circoli megalitici di Li Casalini, Monchessa, Vigna di Petra e di San Salvatore di Balaiana. A questo periodo si riferiscono anche le allée couvertes di Taerra-Monti e probabili altre.

Rientrano invece nel periodo Nuragico (1700-900 a.C.) quattro nuraghi: Monte Pizzari, Chiaramaria, Monte Ruju (fig. 1) e uno privo di denominazione in loc. Stazzi Naracheddu (fig. 2).

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Fig. 1 - Nuraghe su Monte Ruju (da http://wikimapia.org/15508906/Nuraghe-Monti-Ruju#/photo/1148838).
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Fig. 2 - Distribuzione dei nuraghi nel territorio di Luogosanto
(Elaboraz. grafica di F. Collu).

Legàti ad alcune di queste fortezze megalitiche sono i villaggi, composti da un numero variabile di capanne (ad esempio loc. Stazzi Naracheddu ed un secondo a Monti Ruju - fig. 3).

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Fig. 3 - Villaggio nuragico M. Ruju, capanna delle riunioni (da Antona 2004-2005, p. 77).


La tipica tipologia tombale di tale epoca è la tomba dei giganti, che appare attestata nel territorio di Luogosanto nell’esempio di Montiggiu de Lu Paladinu in Loc. Chivoni - Stazzo Pruncilvunu.

Nella località di Balaiana sono state individuate sepolture ad inumazione all’interno di tafoni e dalla stessa area proviene un bronzetto che rappresenta un guerriero (VIII-VII secolo a.C.).

Bibliografia

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