Il nuraghe Monte Idda
Accanto all’abitato di Posada, su un affioramento roccioso del Monte Idda, sorgeva l’omonimo nuraghe, oggi quasi interamente distrutto. Attualmente sono visibili tracce di muratura a filari di blocchi rozzamente sbozzati di medie e grandi dimensioni, che si conservano per un’altezza massima di 2 m (figg. 1-3).
A Sud del monumento è stata messa in luce la muratura di base pertinente ad una capanna, costruita al di sopra di un riempimento di pietre e alla quale si accede tramite una rampa di sei gradini. Al centro delle due strutture sono stati scavati dei focolari, i quali hanno restituito abbondante materiale ceramico: si segnala per la loro particolarità una serie di tegami di forma troncoconica (figg. 4-5). Tali recipienti erano decorati all’interno da motivi geometrici realizzati con uno strumento a pettine, che veniva impresso o strisciato sulla superficie del manufatto. Lo studio dei reperti e il loro confronto con altri contesti ha fornito elementi di datazione per il periodo compreso tra il XVI e il XIII secolo a.C.
Bibliografia
- M.A. FADDA, Il nuraghe Monte Idda di Posada e la ceramica a pettine in Sardegna, in W.H. WALDREN et alii, The Deya Conference of Prehistory. Early Settlement in the Western Mediterranean Islands and their Peripheral Areas. BAR International Series 229, pp. 671-702.
- M.A. FADDA, Posada: preistoria sarda all’ombra di un castello. Archeologia Viva 85, pp. 88-93.
- M.A. FADDA, Il Museo Archeologico Nazionale di Nuoro. Sardegna archeologica. Guide e itinerari 17, Sassari 2006.