Schede di dettaglio

Sant’Antioco in Età Fenicia e Punica

I Fenici giunsero in Sardegna intorno al 780/770 a.C., datazione che per Sant’Antioco è supportata dal fatto che i più antichi reperti rinvenuti nell’area urbana non precedono quell’epoca. La prima occupazione fenicia dovette interessare un’area non molto distante dalla linea di costa e, dalle ricerche archeologiche, non risultano tracce di occupazione violenta o di distruzioni ma, al contrario, il quadro della situazione descrive rapporti pacifici tra gli indigeni e i nuovi arrivati. All’epoca in cui giunsero dei Fenici, l’insediamento indigeno si trovava sul colle dove oggi sorge il fortino sabaudo, visto che lì si sono riscontrate tracce di epoca nuragica ed è in quel rilievo che più tardi si svilupperà l’acropoli dell’insediamento fenicio, una parte del quale è stata riportata alla luce  ai piedi del colle, presso il Cronicario (fig. 1).

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Fig. 1 - Mappa dell’area del Cronicario (da http://www.antika.it/wp-content/uploads/2010/12/sulci-abitato-arcaico-mappa.jpg).

La città fenicia di Sulky divenne nell’arco di breve tempo una metropoli di grande ricchezza che controllava il territorio sud-occidentale della Sardegna e disponeva di due porti e di una vastissima rete commerciale. Le testimonianze dei suoi rapporti con la madrepatria Tiro, con altre città fenicie della costa orientale ed occidentale del Mediterraneo e con la Magna Grecia, sono evidenti almeno dalla prima metà dell’VIII sec. a.C. (fig. 2-3).

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Fig. 2 - Frammento di ceramica greca-euboica esposto presso il Museo Archeologico Comunale “F. Barreca” (foto di M. Murgia).
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Fig. 3 - Olla di produzione greco-euboica di Pitecusa (730-710 a.C.) (da TRONCHETTI 1989, p. 8, fig.1).


La comunità fenicia di Sulky condusse un’esistenza basata sui commerci e sull’attività agricola per almeno duecentocinquanta anni, fino alla conquista da parte di Cartagine, intorno al 540 a.C.
Anche Cartagine fu una colonia fenicia fondata verosimilmente nel 814 a.C. da Tiro sulle coste dell’attuale Tunisia (fig. 4). Essa aveva già da tempo mostrato intenzioni espansionistiche: nel VI secolo a. C. tentò la conquista della Sardegna, fallendo una prima volta con una spedizione militare nel 540 a.C., sotto il comando del generale Malco; il secondo tentativo, sotto la guida di Asdrubale e di Amilcare nel 520 a.C., ebbe invece sorte favorevole per i Cartaginesi che assunsero il controllo della Sardegna e la misero sotto stretto controllo, come ci è noto attraverso il I trattato con Roma del 509 a.C.

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Fig. 4 - Cartagine, ubicazione della colonia fenicia sulla costa tunisina (elaborazione di C. Olianas da http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cartago_location_map_it.svg#mediaviewer/File:Cartago_location_map_it.svg).

Sulky, dopo la conquista romana, attraversò un periodo di crisi legato all’improvvisa estromissione dai commerci e dalla conseguente difficoltà economica. A quell’epoca giunsero a Sant’Antioco dei nuovi abitanti, forse di origine nordafricana, portatori di nuove usanze, che trovarono una sistemazione nell’area dell’abitato fenicio. Essi ripristinarono parte delle costruzioni e ne edificarono di nuove sulle rovine di quelli danneggiati dall’invasione.
Intorno alla prima metà del IV sec. a.C., tra il 380 e il 370 a.C., Cartagine decise di ristrutturare, fortificare e ampliare alcune città del suo impero tra le quali anche Sulky, per la quale iniziò un periodo di nuova fioritura. In seguito allo scoppio della I Guerra Punica (264-241 a.C.) la città partecipò ad operazioni militari e diede ospitalità a contingenti militari di mercenari. Subito dopo la fine conflitto, Cartagine si trovò a dover far fronte, sia in Nord Africa che in Sardegna, a delle rivolte causate proprio dalle truppe mercenarie. Vinse con difficoltà ma, a causa di ciò, fu costretta a cedere a Roma la Sardegna. Dal 238 a.C. quindi la Sardegna punica passò sotto il dominio romano (fig. 5).

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Fig. 5 - Espansione romana nel mediterraneo tra III e II sec. a.C. (da http://www.treccani.it/enciclopedia/punico/).

 

Bibliografia

  • P. BARTOLONI, Orizzonti commerciali sulcitani tra l’VIII e il VII sec. a.C. = RAL 41, Roma 1986, pp. 219-226.
  • P. BARTOLONI, Il museo archeologico comunale “F. Barreca” di Sant’Antioco, Sassari 2007.
  • P. BARTOLONI, I Fenici e i Cartaginesi in Sardegna, Sassari 2009.
  • P. BERNARDINI, Le origini di Sulcis, in V. SANTONI (a cura di) , Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio, Oristano 1995.
  • E. POMPIANU, Sulky fenicia (Sardegna): nuove ricerche dall’abitato = FOLD&R 2010-212, pp. 1-18.
  • C. TRONCHETTI, S. Antioco, Sassari 1989.

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