Schede di dettaglio

Le Terme di Convento Vecchio

Le Terme di Convento Vecchio, situate sulla sponda orientale verso il Golfo di Oristano (figg. 1-3), prendono il nome, assai verosimilmente, dall’utilizzo in Età Tardo-Antica delle strutture come sede di un piccolo convento di monaci, la cui unica testimonianza potrebbe essere una tomba di Età Bizantina rinvenuta nell’apodyterium dell’edificio (fig. 4).

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Fig. 1 - Localizzazione delle Terme di Convento Vecchio (da Google Earth. Rielaborazione di C. Tronchetti)
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Fig. 2 - Le Terme di Convento Vecchio (foto di Unicity S.p.A.)
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Fig. 3 - Le Terme di Convento Vecchio (foto di Unicity S.p.A.)
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Fig. 4 - La tomba bizantina, inglobata in una struttura moderna di cemento, all’interno dell’apodyterium delle terme (foto di Unicity S.p.A.)

Il percorso interno delle Terme è articolato secondo il modo canonico di andamento circolare, per cui si partiva dal frigidarium per rientravi dopo essere passati per gli ambienti riscaldati (fig. 5).

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Fig. 5 - Planimetria delle Terme: 1) apodyterium; 2) frigidarium; 3-5) calidaria; 6) vano di passaggio (da Zucca 1984, p. 85)

Si accedeva all’edificio attraverso lo spogliatoio (apodyterium) (fig. 6) e di lì si passava poi nel frigidarium (figg. 7-8). Questo ambiente, di forma approssimativamente quadrata, aveva due vasche per immersioni in acqua fredda: una semicircolare, l’altra rettangolare.

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Fig. 6 - Bancone dell’apodyterium, con lo stipetto per conservare gli abiti (foto di Unicity S.p.A.)
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Fig. 7 - Vasca rettangolare del frigidarium (foto di Unicity S.p.A.)
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Fig. 8 - Vasca semicircolare del frigidarium (foto di Unicity S.p.A.)

Dal frigidarium si passava poi agli ambienti riscaldati, posti sul lato orientale dell’edificio, prospiciente il Golfo di Oristano. Purtroppo l’azione erosiva del mare ha fatto crollare parte di queste stanza, per cui la restituzione non può essere dettagliata. Il vano riscaldato settentrionale (n. 5 della planimetria) ha ancora il praefurnium conservato (figg. 9-10). Da questo ambiente, attraverso una piccola stanzetta di passaggio, si rientrava nel frigidarium.

La datazione delle Terme di Convento Vecchio è stata ricavata dai dati di un piccolo saggio di scavo, dalla tecnica edilizia adottata, dai resti del mosaico del frigidarium. Tutti questi elementi convergono verso gli anni tra il II ed il III sec. d.C.

 

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Fig. 9 - Parte esterna di un vano riscaldato, con la scaletta di servizio per accedere alle cisterne sopra la copertura dell’edificio (foto di Unicity S.p.A.)
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Fig. 10 - Praefurnium di un ambiente riscaldato (foto di Unicity S.p.A.)



Bibliografia

  • S. ANGIOLILLO, Mosaici antichi in Italia. Sardinia, Roma 1981, pp. 135-137.
  • A. R. GHIOTTO, L’architettura romana nelle città della Sardegna, Roma 2004.
  • G. PESCE, Tharros, Cagliari 1966.
  • R. ZUCCA, Tharros, Oristano 1984.

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