Schede di dettaglio

Il territorio in Età Romana

Durante l’Età Romana l’ampio territorio nell’entroterra di Tharros mostra abbondanti tracce della frequentazione umana, legata sia alle attività agricole che alla presenza di luoghi di culto.

In genere non si tratta di resti particolarmente evidenti, a causa dei materiali facilmente deperibili usati per le costruzioni, che poi sono stati obliterati dai lavori agricoli di Età Moderna.

Esistono peraltro insediamenti più cospicui, che potremo ricostruire come piccoli villaggi: ad esempio l’anonimo insediamento nell’attuale sito di San Salvatore di Cabras, dove sono stati rinvenuti i resti di un magazzino per granaglie e sono visibili i ruderi di un piccolo edificio termale (figg. 1-3).

1
Fig. 1 - Localizzazione di San Salvatore di Cabras rispetto a Tharros (da Google Earth. Rielaborazione C. Tronchetti)
2
Fig. 2 - San Salvatore, Terme di Domu 'e Cubas (da Google Earth)
3
Fig. 3 - San Salvatore, Terme di Domu 'e Cubas; planimetria (da Donati, Zucca 1992)


Con ogni verosimiglianza questo piccolo centro sorse in funzione di un antico luogo di culto ipogeico dedicato ad una sorgente d'acqua, che in Età Romana proseguì ad essere frequentato e, nel IV sec. d.C., fu arricchito di decorazioni pittoriche raffiguranti divinità (figg. 4-5).

4
Fig. 4 - La dea Luna (?), Venere e Marte nell’ipogeo di San Salvatore di Cabras (da Donati, Zucca 1992)
5
Fig. 5 - San Salvatore di Cabras, ipogeo. Planimetria (da Levi 1959)


Oltre a queste testimonianze più evidenti, rimangono le tracce di una diffusa presenza umana nel territorio, segnalata da piccoli luoghi di culto rurali e soprattutto da necropoli sparse tra i campi. Verosimilmente i modestissimi resti degli abitati sono andati perduti per la povertà dei materiali da costruzione e per l’intensa attività agricola di Epoca Moderna.

Possiamo comunque ricostruire un fitto tessuto di frequentazione della campagna che faceva poi capo a Tharros come centro che riceveva le derrate alimentari ed in parte le consumava, in parte le redistribuiva con il commercio marino.

Bibliografia

  • A. BEDINI, Lo scavo, in A. BEDINI ET ALII, Giganti di pietra, Cagliari 2012, pp. 200-205.
  • A. DONATI, R. ZUCCA, L'ipogeo di San Salvatore, Sassari 1992.
  • V. SANTONI ET ALII, Cabras – Cuccuru S’Arriu – Nota preliminare di scavo, in Rivista di Studi Fenici, X, 1982, pp. 37-127.

Menu