Cippo
Il panorama scultoreo offerto dal tofet di Tharros è estremamente vario; tra i monumenti conservati spicca una categoria sinora unica in Sardegna.
La scultura raffigura un cippo quadrangolare con la parte inferiore rastremata verso l’alto, coronata da una cornice marcatamente sporgente e ben definita, che definisce la parte terminale superiore (figg. 1-3). Questa ha un andamento inverso, sporgente verso l’esterno, con coronamento piatto. Sulla parete frontale viene rappresentato a rilievo il globo solare. Sulla parte inferiore il cippo presenta tracce di pittura rossa.
Una caratteristica peculiare del tofet di Tharros, che la distingue dagli altri tofet sardi, è la presenza di cippi di grandi dimensioni, sia semplici come questo esemplare, sia arricchita nella parte alta da diversi elementi. I confronti, anche se non stringenti, si trovano al di fuori dell’isola, a Mozia in Sicilia, ed a Cartagine (fig. 4).
Il cippo appartiene alla categoria VI della classificazione Tore (fig. 5).
La stratigrafia del tofet di Mozia consente di datare il monumento tharrense tra la fine del VI e gli inizi del V sec. a.C.
I cippi, oltre che nel tofet, erano utilizzati anche nelle necropoli, come dimostra questo esemplare, verosimilmente dalla necropoli settentrionale di Tharros, con un’iscrizione che recita “tomba di B’LZBL moglie di ZRBL figlio di MQM” databile al IV sec. a.C. (fig. 6).
Bibliografia
- P. BARTOLONI, Le stele arcaiche del tofet di Cartagine, Roma 1976
- S. MOSCATI, Stele monumentali puniche scoperte a Tharros, in S. MOSCATI, Scritti fenici minori, Roma 1988, pp. 389-410
- S. MOSCATI, M.L.UBERTI, Scavi al tophet di Tharros. I monumenti lapidei, Roma 1985
- G. TORE, Le stele puniche del tophet di Tharros (Sardegna). Nota preliminare, in Annali dell’Istituto Orientale di Napoli, 35, 1975, pp. 127-132.
- M.L.UBERTI, Fenici e Punici in Sardegna, In F. LO SCHIAVO (ed.), Il Museo Sanna in Sassari, Milano 1986.