Basilica maggiore o basilica episcopale
Nell’area delle basiliche di Columbaris, a Sud dell’aula cimiteriale, venne individuata una cattedrale (fig. 1). Tale edificio sorse su un’area funeraria e presenta pianta trinavata, preceduta da nartece.
Nella navata centrale vi erano una serie di ambienti in successione (fig. 2): un vano interpretato come quadratum populi, dal quale si accedeva poi ad un altro, stretto e lungo in senso latitudinale. Alcuni scalini garantivano il raggiungimento ad un piano sopraelevato in cui vi era l’altare in posizione centrale nella navata e sormontato dal ciborio.
Si accedeva poi all’area più sacra sopraelevata; sul fondo vi era l’abside orientata ad Est e nascosta all’esterno da un muro rettilineo perimetrale. Al suo interno è tuttora visibile la cattedra, elevata da quattro scalini (figg. 3-4).
Si è ipotizzato che la basilica fosse coperta da un tetto a capriate lignee sorrette da colonne di cui permangono solamente basi e capitelli, databili tra la metà del IV e la metà del V secolo. Infatti a queste datazioni si riporta la basilica, per via di numerose analogie con aule di culto orientali e africane contemporanee. L’aula era comunicante (fig. 5) e tangente sul lato meridionale con la basilica battisteriale, la quale però mostrava l’abside ad Ovest: la costruzione di chiese doppie opposte trova stringenti confronti in alcune basiliche africane.
Intorno al VI secolo, inoltre, nell’area delle basiliche cornuensi si colloca una fase di risistemazione: il pavimento fu rialzato e la navata sinistra ristretta con la costruzione di un muro in opera a telaio (fig. 6). Nello spazio tra la pavimentazione più antica e quella nuova vennero sistemate alcune sepolture.
La lenta dismissione e il conseguente abbandono della basilica avvennero probabilmente durante la fine del VII e l’inizio dell’VIII secolo, a causa di un incendio.
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