Conci in bicromia all’interno dell'abside
Nel 1089 Papa Urbano II, per volontà del giudice Costantino di Cagliari, concesse il santuario di San Saturnino ai monaci benedettini di San Vittore di Marsiglia, che intrapresero importanti lavori di ricostruzione e restauro della basilica.
All'interno della chiesa, nell'abside orientale è visibile un intervento risalente alla fabbrica protoromanica dell'XI secolo, con il quale si vollero inserire accenni di bicromia attraverso l'inserto di conci in trachite scura, secondo modi costruttivi noti nel bacino mediterraneo occidentale ed orientale nel medioevo (figg. 1-3).
Sono inoltre riconoscibili alcuni elementi architettonici di reimpiego, assai frequenti in tutta la struttura dell'edificio: ai lati dell'abside sono inseriti due grossi blocchi in marmo bianco, con lacunare a lati brevi concavi, identificabili come originari architravi.
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