Schede di dettaglio

Conci di riuso nelle murature con specchi epigrafici

La basilica di San Saturnino attualmente visibile è il risultato di modifiche, ristrutturazioni e disfacimenti avvenuti nel corso dei secoli.

Sia durante la costruzione della chiesa in età giustinianea (VI secolo), sia in occasione della ristrutturazione voluta dai monaci Vittorini (XI-XII secolo), furono recuperati vari materiali di spoglio, facilmente reperibili nell'area stessa e riutilizzati nelle murature come conci o come elementi architettonici particolari.

In vari punti delle murature del martyrium bizantino sono ancora visibili conci di recupero provenienti dall'area funeraria, tra cui elementi parallelepipedi in calcare scanditi in due o più riquadri, ognuno dei quali poteva ospitare un'iscrizione funeraria dedicata ad un defunto, che costituivano il segnacolo (segno, emblema) delle rispettive sepolture (figg. 1-3).

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Fig. 1 - Elemento funerario con specchi epigrafici reimpiegato all'esterno del muro nord del braccio occidentale (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Elemento funerario con specchi epigrafici reimpiegato all'interno della navatella sinistra del braccio orientale (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 3 - Dettaglio dello specchio epigrafico (foto di Unicity S.p.A.).




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