San Lucifero: sarcofagi nel muro esterno della chiesa
La chiesa di San Lucifero sorge a breve distanza dalla basilica di S. Saturnino, nell’area utilizzata come necropoli in epoca paleocristiana (fig. 1). Fu costruita tra il 1646 e il 1682 sopra il luogo in cui si ritenne di individuare la tomba del santo.
A Cagliari, nei primi decenni del XVII secolo, per iniziativa dell’autorità ecclesiastica vennero effettuati numerosi scavi nei siti cristiani più importanti della città, alla ricerca dei cuerpos santos, cioè delle sepolture dei santi martiri sardi.
Le relazioni seicentesche sugli scavi alla ricerca di corpi santi attestano la presenza di diversi sarcofagi in tutta l’area della basilica e negli edifici funerari su cui fu costruita la chiesa di S. Lucifero. Gli autori di queste cronache parlano di sarcofagi in piombo, mentre diversi sono quelli in marmo giunti fino a noi; più numerosi i sarcofagi in pietra, ancora visibili nell’area circostante la basilica, sia decorati che lisci, ancora nel sito originario oppure ricollocati nel giardino.
Altri sono conservati nel muro esterno della chiesa di S. Lucifero (fig. 1), dove sono inglobati una fronte (o alzata di coperchio), liscia con specchio rettangolare sagomato (fig. 2) e un’arca strigilata con al centro una tabula rettangolare ansata, senza alcuna iscrizione (fig. 3), per la quale è stata proposta una produzione cartaginese, datata alla prima metà del V secolo. Al di sotto, sul marciapiede, è sistemato un altro sarcofago a cassa non decorata, con spigoli squadrati e interno a vasca (fig. 4).
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