Schede di dettaglio

Tomba a portello

L'area archeologica di San Saturnino si trova nella parte orientale della città di Cagliari, zona che nell'antichità risultava fuori dal perimetro urbano ed era inserita nella necropoli che si estendeva ad est della città, dall'odierno viale Regina Margherita fino al colle di Bonaria. In essa si trovano le testimonianze superstiti della necropoli e della basilica dedicata al martire Saturnino.

Presso la navatella destra del braccio orientale della chiesa è visibile una tomba cosiddetta "a portello" (figg. 1-3): questa particolare tipologia funeraria è caratterizzata da una camera interrata, in tutto o in parte, coperta da volta a botte o a spiovente e con un portello su uno dei lati brevi, che aveva una funzione più simbolica che funzionale.

Queste sepolture, che sono state ritrovate in vari siti della Sardegna centro-meridionale, possono essere sia individuali che collettive e talvolta sono presenti in piccole necropoli insieme ad altre sepolture più povere, accanto ad edifici di culto con probabile fase bizantina. Tuttavia, il più delle volte, sono state rinvenute apparentemente isolate, in realtà perché sono ancora assenti scavi in estensione che permettano di capire se sono comprese in aree cimiteriali più ampie. Secondo le ipotesi più recenti sarebbero da interpretare più che come tombe di personaggi facoltosi, come edifici funerari legati all’arrivo in Sardegna di gruppi di ambito greco-orientale.

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Fig. 1 - Tomba a portello (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Tomba a portello (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 3 - Tomba a portello: interno e fondo (foto di Unicity S.p.A.).




Bibliografia

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