Schede di dettaglio

Resti di mausoleo funerario

L'area archeologica di San Saturnino sorge nella parte orientale di Cagliari, in una zona che nell'antichità risultava fuori dal perimetro urbano ed era inserita nella necropoli che si estendeva ad est della città, dall'odierno viale Regina Margherita fino al colle di Bonaria. In essa convivono le testimonianze della necropoli e della basilica dedicata al martire Saturnino.

Con il termine “mausoleo” si indica una tomba monumentale, di solito riservata a conservare i resti mortali di persone appartenenti ad un ceto sociale elevato. Questi edifici funerari erano costituiti, al loro interno, da una stanza in cui si conservavano sarcofagi o urne funerarie.

Le cronache seicentesche descrivono nell'area di San Saturnino numerosi edifici funerari appartenenti a questa tipologia sepolcrale, di varie planimetrie e tecniche, di cui purtroppo rimangono poche tracce (figg. 1-3). Erano realizzati prevalentemente in laterizi, con fondazioni in conci di calcare; le pareti erano spesso intonacate, mentre il pavimento poteva essere arricchito da pannelli musivi. Al loro interno si disponevano le sepolture, per lo più formae (cioè fosse) rivestite di laterizi e/o pietrame di piccola pezzatura, coperte da embrici o lastre disposte di piatto o da iscrizioni musive, ma anche sarcofagi. In mancanza di dati più precisi, vengono datati fra IV e VII secolo e sono indice di una committenza economicamente elevata.

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Fig. 1 - Mausoleo: veduta generale (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Mausoleo: particolare della tecnica muraria in laterizio (foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 3 - Mausoleo: particolare del sarcofago con coperchio a tetto a doppio spiovente con acroteri laterali (foto di Unicity S.p.A.).




Bibliografia

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