Iscrizione dipinta ARCH-
Durante la campagna di scavi del 2001, dagli strati di riempimento della cisterna a bottiglia nel sito di Sant’Eulalia emerse un frammento d’intonaco con iscrizione dipinta, recante le lettere ARCH- (figg. 1-2).
Si propende per una lettura dell’iscrizione come archiepiscopus, ovvero arcivescovo, in riferimento alla sede diocesana di Karales. I documenti attestano la presenza di questa carica ecclesiastica al Concilio di Arles nel 314 e al Concilio di Cartagine nel 484. Il ritrovamento di questa iscrizione a Sant’Eulalia e la presenza di un fonte battesimale (che in antico dichiarava la presenza di una cattedrale o di un santuario) nella vicina chiesa del Santo Sepolcro potrebbe far ipotizzare la presenza della prima sede del vescovo cagliaritano nella chiesa attualmente dedicata alla sepoltura di Cristo. Il ritrovamento rappresenta un raro caso di iscrizione dipinta in Sardegna, in quanto sono noti solo cinque casi sempre riferibili ad ambito funerario cristiano (fig. 3 - tre da Cagliari e fig. 4 - due da Sant’Antioco) analoghi a quello di Sant’Eulalia.
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