Materiali dalla cisterna a bottiglia
Al momento della scoperta, la cisterna campanulata, che si apre nel pavimento del portico dell’area di S. Eulalia, aveva la bocca serrata da un blocco litico. Sul fondo della cisterna sono state rinvenute le anfore e le brocche (figg. 1-5) che si sono frantumate nelle fasi di attingimento dell’acqua da parte degli abitanti del quartiere.
Durante l’indagine di questo contesto vennero rinvenuti in associazione svariate classi ceramiche e materiali di varia natura e funzione: si tratta di anfore, tra cui quelle costolate e brocche (figg. 1-3); un’anfora in bronzo (fig. 4); salvadanai e monete di I-V secolo; tegole e frammenti di intonaco rosso provenienti dal colonnato; un’iscrizione dipinta su frammento di intonaco (fig. 6); ceramica africana da cucina (IV-VI secolo) e vasellame da mensa in sigillata D databile tra i secc. IV e VI-VII e ceramica a vernice nera databile tra IV e I a.C. Tali materiali dimostrerebbero che i momenti di deposizione e gli eventi che hanno comportato il loro deposito, sono stati differenti e scanditi nel tempo.
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