I dolmen e le ciste litiche
La necropoli neolitica di Li Muri (Arzachena, SS) è composta da una serie di ciste dolmeniche, anticamente colmate da un tumulo di cui oggi residua solo la piattaforma di pietre incluse all’interno di uno o più anelli di lastre di pietra infisse a coltello, fino a formare una collinetta artificiale di forma pressappoco circolare (fig. 1).
Anche i dolmen, tombe megalitiche collettive di particolare monumentalità in uso a partire dalla fine del IV millennio, caratteristici degli ambienti pastorali d'altopiano, erano in origine racchiusi e coperti da un tumulo subcircolare di pietrisco e terra che ne accentuava la visibilità.
L'accesso alla camera, prevalentemente orientato a Sud-Est, avveniva attraverso un portello ricavato alla base della lastra frontale, che veniva chiuso da una pietra rifinita con cura. All'interno del monumento venivano deposti i defunti, in numero variabile e mai in deposizioni singole, accompagnati da un corredo funerario essenziale.
La camera funeraria di tali monumenti preistorici è di pianta rettangolare o poligonale, realizzata con lastre verticali infisse nel terreno (ortostati), e coperte da un lastrone orizzontale (fig. 2).
Gli oltre duecento dolmen sinora individuati in Sardegna si concentrano nella parte centro-settentrionale dell’Isola, nella zona del Nuorese in particolare, e costituiscono, per il loro numero e per le loro caratteristiche, uno dei più importanti gruppi megalitici dell'Europa occidentale (figg. 3, 4).
Bibliografia
- CICILLONI R., I dolmen della Sardegna: analisi e problematiche, in Studi Sardi, XXXI (1994-1998), Cagliari 1999, pp. 51-110.
- CIPOLLONI SAMPÒ M., Dolmen: architetture preistoriche in Europa, Milano 1990.
- MANCINI P., Gallura Orientale. Preistoria e Protostoria, Olbia 2010, pp. 21-24.
- USAI L., PIRISINU S., Gallura. Dolmen, nuraghi, castelli, Sassari 1991.