Nell’Età del Ferro (Nuragico II, VIII-VI sec. a.C.), sulle rovine di Su Nuraxi, in prossimità dell’antemurale e del nuraghe, venne costruito un nuovo agglomerato comprendente oltre un centinaio di vani, caratterizzato da capanne a corte centrale, che presentavano un perimetro murario di forma circolare o ellittico, e più vani per lo più quadrangolari, probabilmente dotati di copertura lignea, convergenti a corona e in modo centripeto attorno al cortile rotondo lastricato (fig. 1).

Fig. 1 - Planimetria del sito di Su Nuraxi (da PAGLIETTI 2013, fig. 6, p. 64).

I muri degli ambienti destinati alla preparazione del cibo e ai pasti, al riposo, a laboratori e magazzini per derrate, sono realizzati con pietre di medie e piccole dimensioni prevalentemente di marna, unite con malta di fango (fig. 2).

Fig. 2 - Il villaggio dell’Età del Ferro (foto di Unicity S.p.A.).

L’arredo immobile si compone di stipetti, forni, focolari, canalette per lo scarico dell’acqua, di vasca rettangolare e di bacile rotondo (figg. 3, 4).

Fig. 3 - Su Nuraxi, le abitazioni a corte centrale (da UGAS 2015, p. 23).

Fig. 4 - Sviluppo planimetrico degli isolati a corte centrale (foto di Unicity S.p.A.).

Al loro interno sono state ritrovate macine, macinelli e pestelli per la molitura del grano e altri cereali, le stoviglie in ceramica e gli oggetti di diversa materia necessari per la vita domestica.