Schede di dettaglio

La scoperta

I primi che si accorsero della presenza di strutture di natura archeologica nel rilievo artificiale di "Bruncu Su Nuraxi" furono i braccianti agricoli che nell’immediato dopoguerra lavoravano in questo terreno, per conto di Oreste Sanna, il proprietario del fondo.

La storia dello scavo, che ha coinvolto un centinaio di operai di Barumini, è ad oggi poco nota (fig. 1).

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Fig. 1 - Anno 1951: lo scavo di Su Nuraxi (da MURRU 2000, p. 17).

Su quell’altura il giovane archeologo Giovanni Lilliu percepiva la presenza di un nuraghe sepolto. Ci aravano sopra e seminavano orzo e fave. Il grano no, la terra era poco profonda, inadatta per il grano. Quello che la gente di Barumini chiamava “Sa Funtana” (il pozzo) altro non era che una torre del bastione.
Negli Anni Cinquanta, Lilliu, dopo aver eseguito alcuni saggi di scavo sul rilievo collinare per verificare la presenza di strutture archeologiche sottostanti, decise con l’allora Soprintendente Gennaro Pesce di avviare una sistematica campagna di scavi per portare alla luce la struttura del nuraghe quasi completamente ricoperta di terra e vegetazione erbosa a causa dei crolli avvenuti nel corso del tempo (figg. 2, 3).

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Fig. 2 - Anno 1951: Gli uomini di Su Nuraxi (da MURRU 2000, p. 47).
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Fig. 3 - Anno 1952: lo scavo di Su Nuraxi (da MURRU 2000, p. 19).

La squadra di lavoro era composta da una quarantina di braccianti locali, in gran parte reduci di guerra, e in qualità di forza motrice si utilizzarono anche i buoi (fig. 4).

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Fig. 4 - Anno 1954: area archeologica di Su Nuraxi (da MURRU 2000, p. 45).

La spesa totale fu di venti milioni di lire.

L'archeologo Giovanni Lilliu definì lo scavo di Bruncu Su Nuraxi "un'impresa" e gli operai che collaborarono con lui "fratelli di una grande avventura" che durò cinque anni.

 

Bibliografia

  • LILLIU G., Il nuraghe di Barumini e la stratigrafia nuragica, in Studi Sardi, XII-XIII (1952-1954), Sassari 1955.
  • MURRU G., Su Nuraxi di Barumini 1950/2000. Le immagini del sito archeologico più famoso della Sardegna dai primi scavi al riconoscimento internazionale dell'UNESCO, Cagliari 2000.

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