I frammenti ceramici più antichi restituiti dallo scavo di Thomes (fig. 1) si datano al Bronzo Medio 1 (facies di Sa Turricula 1600-1500 a.C.), periodo in cui fu costruita la tomba.

Fig. 1 - Tomba dei giganti di Thomes-Dorgali (foto di Unicity S.p.A.).

L’Età del Bronzo Medio (1600-1300 a.C.) in Sardegna si distingue in tre facies: Sa Turricula, Monti Mannu e San Cosimo (fig. 2).

Fig. 2 - Tomba dei giganti di San Cosimo-Gonnosfanadiga (da http://www.sardegnadigitallibrary.it/mmt/1024/103511.jpg).

Nelle fasi iniziali del Bronzo Medio sono stati costruiti i nuraghi a corridoio mentre i nuraghi a tholos sono stati edificati solo alla fine di questa età. Sono documentati villaggi di capanne realizzate con zoccolo di pietra o anche con materiale ligneo e mattoni di fango. In contemporanea con i nuraghi a corridoio (fig. 3) si costruiscono le tombe collettive, le cosiddette "tombe dei giganti", la cui evoluzione dal tipo in tecnica ortostatico-dolmenica a quello con muratura isodoma si realizza, quasi certamente, entro il Bronzo Medio 2 (facies di Monti Mannu).

Fig. 3 - Tomba dei giganti di San Cosimo-Gonnosfanadiga (da http://www.sardegnadigitallibrary.it/mmt/1024/103511.jpg).

I reperti di Età Romana e Medievale (III sec. a.C.-VI/VII sec. d.C.), seppur sporadici, documentano invece la frequentazione del monumento o, comunque, dell’area in cui esso insiste, anche in età successive a quella nuragica.