Un bellissimo esemplare integro di calderone, recipiente di bronzo laminato generalmente utilizzato in Età Protostorica per la cottura dei cibi, è stato rinvenuto a Cala Gonone-Dorgali. Il modello, di derivazione cipriota, è di forma biconica, con anse a maniglia fissate a due anelli verticali saldati a una piastrina decorata da quattro spirali (fig. 1).

Fig. 1 - Calderone bronzeo da Cala Gonone-Dorgali (da http://www.museoarcheologicodorgali.it/wp/museo_archeologia_in_sardegna/la-storia-di-dorgali-in-20-reperti/).

Fig. 2 - Rielaborazione grafica del calderone bronzeo di Dorgali (da Santoni 2015, fig. 13, p. 125).

L’esemplare trova un confronto in un altro calderone simile, rinvenuto completamente accartocciato come scarto metallico nel ripostiglio di San Francesco di Bologna, oggi esposto al Civico Museo archeologico di Bologna, che presenta identico attacco dell’ansa a quadruplice spirale (fig. 3).

Fig. 3 - Calderone accartocciato dal ripostiglio di San Francesco di Bologna (da Lo Schiavo 1990, p. 250, fig. 235).

I calderoni, con e senza attacchi, sono conosciuti e diffusi in Sardegna durante l’Età Nuragica (XII-X secolo a.C.). Questi contenitori in lamina bronzea costituiscono un utile elemento di datazione esaminando la forma dei manici e degli attacchi che spesso richiamano forme note in contesti extrainsulari dell’area egea orientale e tirrenica.
Un attacco a triplice spirale (fig. 4) pertinente a un calderone bronzeo, cronologicamente inquadrabile tra XII-X secolo a.C., è stato ritrovato nel complesso nuragico di Sa Sedda ’e Sos Carros-Oliena.

Fig. 4 - Attacco di calderone bronzeo a triplice spirale rinvenuto nel complesso nuragico di Sa Sedda ’e Sos Carros di Oliena-Nu (da Salis 2014, p. 342).

Al Museo Archeologico di Dorgali sono esposti un disegno ed una foto del reperto di Dorgali.